Chi non ha mai visitato una Cripta in vita sua! Solitamente si trova al di sotto di una Basilica, di un Santuario, ma anche sotto alcune cappelle.
La lunga storia delle Cripte: dalle origini del Cristianesimo ad oggi. Dove si trovano e qual è l’uso che se ne fa ai giorni nostri.
Una Cripta cos’è
Quando pensiamo ad una Cripta, ci viene in mente qualcosa di sotterraneo o qualcosa che sta nella parte inferiore di una Basilica o di un Santuario di una cappella. Ma quanti sono gli usi e i significati di una Cripta?
Il primo si riferisce a un’area sotto una Chiesa, riservata alla sepoltura degli individui. Ma l’Enciclopedia Cattolica ci spiega come questo uso di seppellire i morti nelle Cripte non fosse così particolare a partire dalle origini della Chiesa: “La parola indicava un luogo nascosto, naturale o artificiale, adatto all’occultamento di persone o cose. Quando la visita ai luoghi di sepoltura al di fuori delle mura di Roma cadde in disuso, si verificò un cambiamento. La Chiesa, non più in grado di onorare i Martiri, li portò all’interno delle mura, e anziché costruire edifici ecclesiali sopra le tombe, scavò le tombe sotto le stesse Chiese e vi depose preziose reliquie”.
La Cripta: luogo sotterraneo usato come cimitero
Si possono definire le Cripte come un vero e proprio cimitero sotterraneo, abbellito gradualmente nel corso degli anni. Pensiamo che, nei primi secoli della Chiesa, erano dei luoghi spogli, semplici in cui venivano custodite le ossa dei Martiri. Con il diffondersi del Cristianesimo e con l’aumentare dei fedeli, le Cripte vennero rafforzate e vennero introdotte tombe marmoree per proteggere i resti dei defunti.
Le Cripte esistono ancora oggi, ma sono usate fondamentalmente per la sepoltura di Vescovi o di membri importanti degli Ordini religiosi.
Le Cripte vengono costruite ancora oggi?
Oggi, raramente le Chiese hanno una Cripta che abbia lo stesso utilizzo di secoli fa. Una Chiesa parrocchiale, oggi, può essere dotata di Cripta, ma il suo uso è ristretto al fatto di essere una cappella secondaria per la celebrazione della Messa o sede dell’Adorazione Eucaristica perpetua.
Quando si parla di Cripta, la storia ci riporta indietro di 2000 e più anni, alle Catacombe dove i cristiani si rifugiavano per paura delle persecuzioni. Oggi, nelle principali città italiane, è ancora possibile visitare Catacombe (vedi Napoli, con le Catacombe di San Gennaro o quelle di San Gaudioso), dove il loro uso è rimasto praticamente inalterato, come quello dei primi secoli del Cristianesimo.
Ponticelli: la Cripta della Basilica di Santa Maria della Neve
Anche nelle periferie delle grandi città è possibile trovare Basiliche o Santuari che abbiano delle Cripte. Un esempio è la Basilica Minore di Santa Maria della Neve a Ponticelli, quartiere alla periferia est di Napoli. Al di sotto della navata centrale della Basilica, è presente una Cripta, il cui uso è rimasto lo stesso dei secoli 1700/1800.
Qui sono seppelliti i Conti Riccardi, famiglia nobiliare egemone di quello che secoli fa era il Comune indipendente di Ponticelli. Nella Cripta, purtroppo non accessibile al pubblico, è possibile osservare le tombe ed i loculi marmorei di quasi tutti i rappresentanti di questa dinastia nobiliare.
Inoltre, per alcuni di questi loculi (i quali non hanno più la protezione marmorea per l’usura del tempo) è anche possibile osservare, da vicino, i resti mortali con ancora indosso gli abiti nobiliari, così come, più di 300 anni fa, essi furono sepolti.
Un tesoro di cultura e di storia locale inestimabile che attesta come, l’uso delle Cripte, non fosse soltanto per la pubblica sepoltura dei Martiri cristiani, ma anche di intere famiglie nobiliari.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: aleteia.org
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