Bologna: nella clinica ortopedica Rizzoli, Cristiana porta la Comunione e la Benedizione del Card. Zuppi a tutti i malati di Covid-19.
In pieno periodo emergenziale, la presenza del Signore negli ospedali è una realtà concreta e Cristiana, da 38 anni in forza al Rizzoli di Bologna, ne da testimonianza. La sua intervista ad Aleteia ha messo in luce l’importanza delle parole di Papa Francesco e del Cardinal Zuppi, in merito alla dura prova che tutto il mondo sta affrontando. Cristiana, nelle ultime settimane, ha visto il suo lavoro cambiare drasticamente: “Abbiamo dovuto imparare a fare i tamponi e a mettere in piedi il controllo dei pazienti CoVid”. Bisogna specificare che prima, lavorando in una clinica ortopedica, le mansioni erano completamente diverse e, dopo un primo sconforto, è arrivata la ferma decisione: scrivere una mail al Cardinal Zuppi. Questo gesto si è rivelato fondamentale.
Una forte spinta, nell’affrontare la difficile situazione ospedaliera, Cristiana l’ha ricevuta dallo scambio di messaggi col Cardinal Zuppi. Al primo scambio di mail, dove Cristiana aveva raccontato un iniziale sconforto, perché la situazione “era durissima”, ne sono sopraggiunti altri, dove Cristiana ha reso partecipe il Cardinale anche delle esperienze positive, come l’incontro e la recita del Credo con Giancarlo, un paziente della clinica. La risposta del Cardinale: “Valeva la pena anche solo per incontrare lui”. Da qui, la scelta del Cardinale di autorizzare Cristiana a portare la benedizione e la comunione in ospedale, dal momento che ai cappellani non lo permettono.
Tra i ricoverati, ma anche tra il personale sanitario, c’è un gran bisogno di essere abbracciati dal Signore. Cristiana ha voluto infatti riportare un bell’esempio in questo senso. Un giorno, un’infermiera e due medici erano in guardiola. L’infermiera, si rivolse a Cristiana dicendole: “Hai già fatto?”. Cristiana, convinta che si riferisse a un tampone da effettuare a un paziente, stava per rispondere. A quel punto l’infermiera la bloccò subito esclamando: “No, la benedizione!, la volevo anche io”. Anche i due medici presenti, in quel momento, acconsentirono con un cenno e, tutti insieme hanno recitato un Gloria.
Il Coronavirus ci cambierà? Ci renderà migliori? Cristiana, a queste domande risponde che sicuramente “stiamo avendo una drammatica occasione per vedere e per imparare”. Ma un importante invito alla riflessione viene dalle parole del Cardinal Zuppi. A questo proposito, dice Zuppi, se le cose che ci colpiscono rimangono solo a livello emotivo, allora passano, senza che ce ne accorgiamo. Se invece ciò che ci colpisce diventa coscienza, quindi lavoro, preghiera, o almeno riflessione, le cose possono cambiare.
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Fabio Amicosante
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