Amnesty International lancia un appello internazionale per chiedere la liberazione dei 4 cristiani condannati in Iran per aver festeggiato il natale in casa.
In Iran essere cristiani e praticanti può diventare una colpa così grave da meritare il carcere, questo è ciò che ci dice la storia di Victor Bet-Tamraz, Amin Afshar-Naderi, Shamiram Issavi e Hadi Asgari, arrestati il dicembre scorso durante le festività natalizie. I quattro infatti sono stati prelevati con la forza dalle loro abitazioni mentre celebravano il natale dalle truppe iraniane ed incarcerati con l’accusa di essere una “minaccia alla sicurezza nazionale”. Per rendere questi cristiani praticanti dei pericoli pubblici è bastato che partecipassero a dei seminari fuori dall’Iran, colpa a cui si aggiunge quella di aver praticato (stando alle accuse) delle Messe in casa. Appare chiaro, dunque, che la loro unica colpa sia quella di essere dei cristiani praticanti.
L’appello di Amnesty per chiedere la liberazione dei 4 cristiani condannati in Iran
Nel corso di questi mesi i 4 cristiani sono già stati processati in primo grado, processo che ha visto una condanna (pronunciata il 27 luglio scorso) a 10 anni di detenzione per tutti gli imputati per aver formato “un gruppo di più di due persone finalizzato ad interrompere la sicurezza nazionale”. Uno dei 4, Amin Afshar Naderi, è stato condannato ad ulteriori 5 anni di detenzione per aver offeso le santità islamiche. La sua colpa in questo caso è stata quella di aver condiviso dal profilo di un amico una battuta satirica con la quale si ironizzava sull’aumento del prezzo dei polli adottando uno stile coranico.
I quattro cristiani hanno ovviamente fatto ricorso in appello per ribaltare una sentenza di condanna che ritengono ingiusta e tutti loro attendono la sentenza della corte d’appello. In vista di questo importante giorno, Amnesty International ha voluto manifestare il proprio supporto alla loro causa lanciando un appello per la loro liberazione sul quale si legge: “Victor Bet-Tamraz, Shamiram Issavi, Amin Afshar-Naderi e Hadi Asgari sono stati presi di mira unicamente per l’esercizio pacifico dei loro diritti alla libertà di religione e credo, espressione e associazione”.
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Luca Scapatello