Una recente scoperta archeologica lascia pensare che la presenza dei cristiani in in Pakistan risale ad almeno mille anni fa. Si tratta di un’enorme croce rinvenuta.
La storia e l’archeologia vanno di pari passo. Non esiste scoperta archeologica che non richieda l’intervento degli storici e viceversa, almeno per quanto riguarda la storia più antica. In questo caso, la collaborazione è più che mai preziosa, dal momento che i ricercatori dell’Università di Baltistan (Pakistan) hanno rinvenuto un’enorme croce alle pendici del K2, la seconda montagna più alta del mondo. Questo reperto, di singolare importanza segna, con ogni probabilità, la presenza cristiana, in queste terre, da almeno mille anni.
Come tiene a precisare Aci Stampa, si devono ancora effettuare delle attente analisi sul rinvenimento. A parlare di quanto è venuto alla luce è il capo del team di ricerca universitario: Muhammad Naeem Khan. Dalle sue parole si capisce come questa enorme croce, fatta di marmo, lunga sei metri e dal peso di circa 4 tonnellate risale, dai primi studi effettuati, a 1.000 o 1.200 anni fa. Si tratta, in assoluto, della prima scoperta di un reperto del genere in quelle terre. Questo importantissimo rinvenimento pone in associazione stretta questa terra con il cristianesimo.
La premessa sugli studi archeologici e storici non è casuale: in questo preciso caso, il lavoro tecnico è servito agli storici per ipotizzare, con una certa sicurezza, la datazione della croce. Questa prima datazione è stata data in base alle modalità con cui questa croce è stata scolpita. Infatti, gli archeologi del team, hanno trovato, in questa forma e nel suo intaglio, l’influenza della tradizione buddhista.
Grazie a questo rinvenimento, si è potuto ipotizzare che a Skardu, il centro presso la cui area archeologica è stata riportata alla luce questa fonte, vi fosse una comunità buddhista. Questa, solo successivamente, si era convertita al cristianesimo. Si tratta di una scoperta importantissima, perché attesterebbe la presenza cristiana in loco, già prima dell’avvento dell’Islam, che, come ricordiamo, è un fenomeno storico-religioso risalente al VII secolo.
In tal senso, essendo la città di Skardu risalente a 1.500 anni fa, questa Croce sta a rappresentare, senza dubbio, la più antica traccia di cristianesimo sulle montagne pakistane. Si può ipotizzare, con una certa sicurezza, che gli evangelizzatori in questione siano stati i Nestoriani, a cui, il Concilio di Efeso (431) rinnegò le teorie. Ad ogni modo, se queste datazioni venissero confermate, non ci sarebbe alcun dubbio sull’effettiva presenza cristiana in terra pakistana, già in tempi remotissimi.
Fabio Amicosante
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