Tanti sono, ancora oggi, i cristiani perseguitati nel mondo. Oltre 300 milioni e l’area più pericolosa è l’Africa. Il rapporto presentato a Roma.
La fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre” afferma: “In alcune zone del mondo, i cristiani vengono perseguitati come nei primi tempi della Chiesa”.
Un rapporto presentato a Roma sulla Chiesa perseguitata nel mondo: sono oltre 300 milioni i cristiani che non possono liberamente professare il loro credo, tanto da essere perseguitati.
I cristiani si presentano come il gruppo religioso maggiormente perseguitato, in particolare dal fondamentalismo islamico che, dal Medio Oriente in cui è nato, pian piano, si sta spostando verso l’Asia e l’Africa. Lo studio della Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre” a Roma esamina questo: sono 20 i Paesi “che destano maggiore preoccupazione a causa delle violazioni dei diritti umani subite dai cristiani, dal luglio 2017 ad oggi”.
“Questo dossier, oggi, ci fa capire il grado di libertà religiosa nel mondo. È un documento molto prezioso” – afferma il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali – “La fondazione cerca, nel mondo, di abbattere tutti i muri e i confini fra le Nazioni, aiutando sia i cristiani che i non cristiani, sia nella carità che nella denuncia contro chi impedisce di professare liberamente il proprio credo”.
Ma quali sono i paesi dove i cristiani sono perseguitati? Camerun, Burkina Faso, Sri Lanka: sono questi i tre Paesi che si sono aggiunti alla già lunga lista. Con la sconfitta dell’ISIS nel 2017, ma con l’attuale guerra in Siria, la situazione sta peggiorando: Africa ed Asia orientale e meridionale sono le zone in cui, oggi, la popolazione cristiani soffre di più la persecuzione.
“La difesa della libertà religiosa dovrebbe essere come non mai prioritaria nell’agenda delle grandi potenze nazionali e delle Istituzioni sovranazionali. Così ancora oggi non è” – ha dichiarato il Direttore di “Aiuto alla Chiesa che soffre”, Alessandro Monteduro.
Dai più recenti attacchi di Pasqua alle chiese dello Sri Lanka (dove morirono 258 persone, fra cui anche dei bambini), alla sempre più drammatica situazione in Africa, dove da qualche anno cellule jihadiste hanno colpito Chiese cristiane in vari Paesi: il bilancio è drammatico anche in numero di vite perse. 18 sacerdoti ed una suora uccisi nel 2019, di cui 15 solo in Africa.
Anche la situazione in Medio Oriente non è delle migliori. Nel solo Iraq, la presenza dei cristiani è crollata da 1,5 milioni prima del 2001 a 150 mila del 2019; in Siria, nel 2011 i cristiani erano circa 1,5 milioni, mentre a metà del 2017 erano stimati in meno di 500 mila.
Ma ci sono anche Paesi in cui, convertirsi al Cristianesimo (specie se si è nati islamici) comporta la pena di morte: stiamo parlando dell’Arabia Saudita.
Un rapporto che ci fa riflettere su come la Chiesa sia, dopo 2000 e più anni, ancora perseguitata come ai primi tempi. Preghiamo, affinchè la convivenza, soprattutto religiosa, sia possibile in ogni parte del mondo.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: avvenire.it
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