Non si è fermata la violenta ondata di vandalismi anti-cristiani in Inghilterra, nemmeno a fine 2020. L’ultimo nella chiesa di Santa Croce a Leicester.
Leicester è una città inglese di oltre 300mila abitanti, sulle rive del fiume Soar, nelle Midlands Orientali. Dal lontano 1929 i padri domenicani della comunità della Santa Croce di Leicester custodiscono l’omonima parrocchia, e mai si sono vissuti tempi di cristianofobia così diffusa in Occidente come quelli attuali.
“Questi episodi mettono a rischio la continuità del nostro ministero, che prosegue ininterrotto da decenni”, spiegano i religiosi. L’attacco è arrivato purtroppo a coronare un anno nefasto, come quello del 2020, arrivato dopo un anno altrettanto terribile secondo i dati emersi negli ultimi report, che è quello precedente del 2019.
L’Istituto Gatestone ha parlato di oltre tremila attacchi alle chiese in Europa. Una media, facendo il calcolo, di 5 casi al giorno. Anche se i numeri che hanno segnato questo ultimo anno, il 2020, ancora non si conoscono, già si immagina che le cose non siano andate affatto bene, tutt’altro.
Così, seguendo questa lunga catena di odio, si è arrivati alla mattina del 29 dicembre, prima delle nove, quando la quiete spirituale del luogo sacro è stata infranta da un frastuono. Il pezzo di cemento lanciato contro la vetrata della cappella, dedicata alla Madonna, l’ha mandata in frantumi.
Un’opera di attacco deliberato, ben calibrata, con una forza tale da fare pensare a qualcosa di ben intenzionale, violento, rabbioso. Soprattutto immotivato. O meglio, radicato i quell’odio anti-cristiano che purtroppo giorno dopo giorno continua a macchiare terribilmente la nostra società, un tempo fieramente radicata nella fede in Gesù Cristo e oggi vittima dell’ateismo militante e sconsiderato, quando non di un vero e proprio humus demoniaco.
Dove è farla da padrone e da grande orchestratore è cioè proprio il principe delle tenebre. Il vandalo è infatti riuscito ad abbattere le vetrate, protette da sbarre di acciaio inossidabile, causando un danno di quasi tremila sterline. Non è finita qui però, purtroppo. Dopo un paio di ore, la persona molesta ritorna e rompe il silenzio una seconda volta.
L’uomo ritorna in cattedrale e colpisce altre vetrate, sempre dedicate alla Vergine. Sarà in seguito la polizia ad accertare che si tratta sempre della stessa persona. Subito dopo l’attacco il sacrestano e alcuni volontari escono di corsa dalla chiesa per fermarlo, e per chiedere spiegazioni. A quel punto il vandalo si scaglia verbalmente contro di loro, apostrofandoli come “cristiani parassiti”.
Fortunatamente la polizia arriva poco dopo sul posto con tre auto, raccogliendo le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza e fermando la persona che ha commesso il crimine. Ora su di lui pende l’accusa di danno penale e reato d’odio. Tuttavia, quello che purtroppo resta tristemente pesante è il clima che si respira contro la comunità domenicana, e i cristiani tutti.
“Tra la fine di novembre e il mese di dicembre, nella chiesa della Santa Croce si sono verificati diversi altri incidenti tutti segnalati anche alla polizia”, è quanto registrano tristemente i religiosi, la cui libertà di professare la propria fede, missione e vocazione sembra sempre più messa in pericolo.
“Gli incidenti accaduti nell’ultimo mese sono prove sufficienti a spingerci a contattare i nostri rappresentanti eletti in consiglio comunale, in parlamento e nei commissariati di polizia per denunciare un’attività criminale che minaccia la nostra parrocchia. Una situazione, questa, che rende il nostro ministero sempre più difficile da sostenere”, sono le parole pronunciate dagli stessi con grande dolore e tristezza, riportate su International Family News.
Soltanto lo scorso novembre, infatti, due uomini sono riusciti ad entrare in chiesa senza nemmeno addosso le mascherine e hanno cominciato a trascinare la croce, posta sull’altare maggiore, per tutto l’edificio scattandosi selfie e profanando l’altare maggiore, subito a fianco del Santissimo Sacramento.
Vicende che fanno accapponare la pelle e che non si vorrebbero nemmeno sentire, che però diventano sempre più ogni giorno realtà quasi ordinaria nelle chiese europee. Difficile infatti pensare che si tratti ogni volta di casi isolati, quando è ormai evidente il disegno demoniaco che c’è dietro. Il diavolo non sopporta l’amore infinito che Cristo prova per i suoi figli, e la misericordia senza confini che è capace di donare a chiunque.
Per questo aumenta ogni giorno l’ira demoniaca che si serve di uomini deboli e senza guida, che non hanno conosciuto l’amore di Gesù o che purtroppo l’hanno perso, per potere mettere in campo il suo piano di morte e devastazione. Che però non avrà mai l’ultima parola nella storia dell’umanità, riservata al Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo.
Giovanni Bernardi
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