Avevano tolto loro il crocifisso dal muro, nonostante il Consiglio di Stato nel 2006 e la Corte di Strasburgo ne abbiano riconosciuto il valore identitario e culturale.
Ma l’intera classe di un Istituto Tecnico a Castiglion del Lago in Umbria ha risposto con una protesta silenziosa ma efficace.
Hanno preso un pennarello nero ed hanno disegnato un crocifisso semplice, con la scritta INRI e il richiamo a “Jesus” nella parte centrale della croce. Un gesto naturale il loro, come racconta perugiatoday.it. “Volevamo solo il crocifisso in classe“, spiegano gli studenti. E visto che a disposizione non c’era e nessuno della scuola lo avrebbe comprato, si sono messi in proprio. Non senza conseguenze.
I ragazzi infatti si sono beccati un richiamo disciplinare per aver sporcato il muro dell’aula, riuscendo – per il momento – ad evitare che la croce venga cancellata. Non è stato un gesto di ribellione, né il semplice gusto di sporcare un’aula scolastica come spesso avviene con scritte molto meno nobili. “Volevamo solo il crocifisso” è la risposta più semplice del mondo, il desiderio di avere in classe un simbolo in cui riconoscersi tutti. Un crocifisso – come hanno detto – “per non dimenticarci chi siamo”.
Nella classe c’è anche uno studente mussulmano. Ma questo non li ha fermati: “Noi andiamo tutti d’accordo. Il crocefisso non è stato disegnato per ostacolare il suo credo“.
Fonte: Il Giornale.it