Il ministro Bussetti: “Il Crocifisso nelle aule è un nostro simbolo, giusto che ci sia”

Il ministro Bussetti è d'accordo con il crocifisso nelle auleCrocifisso nelle aule: il ministro dell’Istruzione Bussetti si è espresso sulla questione dicendo che ritiene giusto che il simbolo della cristianità sia affisso.

Di recente la questione crocifisso nelle aule è tornata in auge grazie ad un post polemico del senatore leghista De Vecchis riguardo la mancanza del simbolo cristiano in alcune aule di un istituto scolastico di Fiumicino. Sulla polemica l’Italia si è divisa tra chi ha dato ragione al senatore leghista e chi invece ritiene che il crocifisso non vada esposto nelle aule perché si tratta di edifici pubblici e di conseguenza laici.

Per la Lega la questione è tutt’altro che chiusa, già al termine dello scorso governo, infatti, avevano presentato un disegno di legge nel quale è previsto l’obbligo di affissione del crocifisso nelle aule e negli uffici pubblici. Il disegno di legge è ancora al vaglio del parlamento e probabilmente non giungerà all’ordine del giorno finché non saranno ultimati i lavori sulla manovra 2019, ma per la Lega rimane prioritario riportare i crocifissi in aula.

Crocifisso in aula, il ministro Bussetti: “Giusto che ci sia, è un nostro simbolo”

In questi giorni il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti è impegnato con le modifiche al test di maturità 2019, ma nel corso di una recente intervista si è soffermato per un attimo a parlar anche della questione crocifisso nelle aule dicendo: “è un segno che secondo me è giusto che sia nelle aule scolastiche”, quindi entrando nel dettaglio del dl sull’obbligatorietà dell’affissione ha aggiunto: “Io credo che sia il simbolo del nostro cristianesimo e della nostra religione cattolica”. Per il ministro, data la sua istruzione e cultura cattolica, è assolutamente normale che il crocifisso sia affisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici, tanto che senza bisogno di un obbligo lo ha richiesto immediatamente per il suo ufficio: “io ce l’ho: l’ho voluto appena entrato”.

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Luca Scapatello

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