Un marocchino di 39 anni ha aggredito una suora in sacrestia. Ora l’uomo dovrà restare in carcere con l’accusa di violenza sessuale.
Il violento crimine è avvenuto a Crotone, all’interno del Santuario della Madonna Greca a Capo Rizzuto.
Per fortuna, l’uomo è stato subito rintracciato e ha ricevuto una pena adeguata. Il collegio penale del Tribunale di Crotone, presieduto dal giudice Ersilia Carlucci, con a latere Anna Cerreta e Elisa Marchetto, ha convalidato l’arresto.
Il reato commesso dal marocchino e indicato nella sentenza dei giudici è quello di violenza sessuale. L’uomo, un trentanovenne senza fissa dimora, avrebbe infatti aggredito l’anziana suora di 72 anni tentando anche di palpeggiarla. Nel corso del reato in chiesa era in corso la messa domenicale.
Durante l’udienza il sostituto procuratore Pasquale Festa ha domandato che venisse effettuata una perizia psichiatrica sull’imputato, che aveva anche altri precedenti di polizia. Per fortuna, alla fine dell’aggressione, la suora non ha riportato lesioni.
Tuttavia nel momento in cui stava per essere commesso il reato la donna ha cominciato ad urlare, richiamando l’attenzione di uno dei parrocchiani presenti alla messa che è intervenuto subito mettendo in fuga l’aggressore.
La suora è sotto choc ed è stata subito portata nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Lì i medici hanno riscontrato solamente un lieve trauma. Dopo essere stato allontanato dal parrocchiano e dalle altre persone accorse in aiuto, il marocchino p stato subito arrestato dai carabinieri della Compagnia di Crotone.
La perizia è stata chiesta per la ragione che nel corso dell’udienza, infatti, l’uomo è andato più volte in escandescenza, segno di una stabilità mentale forse mancante. La richiesta di perizia è quindi stata condivisa anche dal difensore, l’avvocato Giuseppe Malena.
Nonostante ciò, la detenzione in carcere è stata confermata. Il Pm della Procura della Repubblica di Crotone ha disposto la traduzione dell’arrestato nella locale casa circondariale, in attesa di udienza di convalida.
L’udienza è quindi aggiornata al 30 settembre. In quella data verranno sentite anche le altre parti in causa, e in particolare la suora, vittima dell’aggressione. Oltre a lei verrà ascoltato anche un altro testimone.
Tuttavia resta la tristezza e l’amarezza per il numero di reati crescenti ai danni di cristiani, di religiosi, di chiese e di simboli della fede cristiana. Ogni giorni si assiste infatti a inquietanti vicende di cronaca, che sottendono tuttavia un odio crescente verso la fede cristiana e una cristianofobia montante per la quale c’è al più presto bisogno di prendere provvedimenti seri ed efficaci.
Non è infatti possibile continuare con scempi di chiese devastate, religiosi attaccati e suore che rischiano la violenza sessuale persino all’interno della chiesa durante la Messa domenicale. Preghiamo per gli aggressori e per la fede sotto attacco, e chiediamo allo stesso tempo anche sanzioni giuste e che rendano possibile vivere la fede in questo Paese.
Giovanni Bernardi
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