Il discorso sulla modernità è uno dei più in voga per chi come i fedeli deve riportare in auge la figura di Dio nella vita della comunità. La società di questi tempi è inebriata di materialismo e la spiritualità è diventata un vezzo per i soli credenti. Che ci sia un vizio di forma è una conclusione oggettiva, il mondo capitalistico, ben diverso da quello comunista, porta con se altrettanti difetti e storture di pensiero. Con ciò non si vuole intendere che la collettività sia incapace di ragionare con un proprio cervello, ma che il ragionamento è spesso viziato da una sovrastruttura materialista e consumistica che poco ha a che fare con la spiritualità.
Il mondo consumistico ha avuto come effetto secondario quello di comunicare un senso di libertà estremo all’essere umano, partito dal lecito principio del rispetto dei diritti e della parità di fondo che, però, ha portato con se delle degenerazioni evidenti che hanno avuto delle ripercussioni non solo sul modo di concepire la figura dell’uomo ma sopratutto sulla concezione dell’istituzione del matrimonio e della famiglia.
Tutto è cominciato con il diritto alla felicità della coppia, alla creazione del divorzio legale, una decisione che ha reso possibile distruggere quanto di più sacro esista tra gli uomini permettendo loro di assecondare le tentazioni che si presentano quotidianamente. In un mondo in cui il matrimonio è diventato un semplice contratto tra due cittadini (come se si stesse parlando di una cessione societaria), il vincolo matrimoniale ha assunto una funzione farsesca. Chiunque decida che il rapporto non va più bene si sente spronato a scinderlo in tutte le maniere possibili, sia abbandonandosi alla lussuria di un rapporto extra coniugale, sia disponendo della legge per acuire la propria avidità nell’ottenere i vantaggi derivanti da una separazione.
Se questa disgregazione di semantica del matrimonio non bastasse, negli ultimi tempi è stata aggiunta l’idea che il matrimonio (che tradizionalmente è l’unione di un uomo ed una donna intenti a creare una famiglia tramite la generazione di uno o più figli naturalmente) sia valido anche tra persone dello stesso sesso. Questa idea, spinta da una corrente di pensiero moderna ammantata dalla falsa illusione di una parità diritti, altro non è che l’ennesimo vizio della concezione materialistica del mondo.
Visto da un punto di vista prettamente cattolico, l’unione tra due persone dello stesso sesso è di per sé un atto impuro e contro natura. Se questo non bastasse a convincerci di quanto sia fuorviante questa pratica, basta pensare razionalmente a cosa comporterebbe un mondo fatto di unioni esclusivamente omosessuali: ogni essere vivente, qualsiasi creatura è stata creata con un rappresentante di sesso maschile ed uno femminile, l’unione tra i soggetti di diverso sesso permette di generare vita e mandare avanti la specie che altrimenti si estinguerebbe. Come potete vedere sia da un punto di vista religioso che da uno scientifico ci troviamo di fronte ad un errore sistematico, l’omosessualità porta all’estinzione della specie oltre che a commettere un peccato che ci dannerebbe in eterno.
In conclusione è come se l’eccesso di libertà abbia condotto l’essere umano ad un baratro fatto di perbenismo e larghe vedute, da cattolici è bene augurarsi che presto o tardi tutti si rendano conto di dove questo modo di pensare ci sta conducendo e che questo li conduca nuovamente sulla retta via, per adesso non si può che unirsi in preghiera per le anime di quelli che si sono persi nella nebbia della modernità.