Le ultime cifre che arrivano da Medjugorje, mettono ancora una volta in evidenza la straordinarietà di questo luogo nell’Erzegovina, benedetto dalla presenza di Maria.
La 34° edizione del Festival dei Giovani a Medjugorje si è conclusa domenica 30 luglio, con la tradizionale Messa sul Krizevac, il monte della Croce, alle prime luci dell’alba e, lascia dietro di sé una grande risonanza.
Un numero incredibile di giovani e non, per quattro giorni consecutivi, ha fatto una full immersion di preghiera, catechesi, testimonianze.
Da Medjugorje arrivano cifre da capogiro
Il Festival dei Giovani 2023, che quest’anno è stato anticipato per non sovrapporsi alla GMG che si terrà a Lisbona dall’1 al 6 agosto, si è da poco concluso, e lascia impresso nei cuori di chi lo ha vissuto un’esperienza di straordinaria bellezza.
Per quattro giorni Medjugorje è stata presa d’assalto da giovani desiderosi di fare il pieno della grazia che è stata elargita in abbondanza, nel corso del programma proposto a tutti i partecipanti al Festival.
Un cifra, tanto per cominciare, che rende l’idea della portata di questa manifestazione: 70 Paesi provenienti da ogni parte della terra. Li abbiamo visti sfilare il primo giorno, mercoledì 26 luglio all’apertura del Festival, con i giovani rappresentati che, uno dietro l’altro, procedevano in fila davanti all’altare esterno della parrocchia di Medjugorje, con il nome del loro Stato di appartenenza.
Una distesa di decine di migliaia di ragazzi, ha riempito la spianata esterna della chiesa di San Giacomo, per ore ed ore, senza scoraggiarsi per le elevate temperature estive. Il programma iniziava alle 9 con la preghiera del mattino, e terminava a mezzogiorno con la recita dell’Angelus, per poi riprendere alle 4 del pomeriggio e terminare la sera tardi, oltre le 22.
Ammirevole la capacità di resistere, l’assiduità nell’ascolto, nella preghiera, e il silenzio che avvolgeva la vasta assemblea e rendeva l’atmosfera quasi surreale, in particolare durante l’adorazione davanti al Santissimo Sacramento, e poi ancora nel corso della venerazione alla croce, con la suggestiva accensione delle candele che, di mano in mano, ricevevano la luce e la donavano agli altri.
Quanti sacerdoti erano presenti al Festival?
Ma le immagini impressionanti non riguardano solo il numero dei giovani presenti, ma altresì dei sacerdoti concelebranti sull’altare e di tutti quelli che lo circondavano, seduti nelle panche sottostanti. Una distesa di vesti bianche che facevano da ornamento e impreziosivano la manifestazione con la loro presenza.
Le cifre lasciano a bocca aperta: ogni sera, il parroco di Medjugorje, fra Zvonimir Pavičić, al termine della santa Messa, comunicava quanti erano i sacerdoti concelebranti e i numeri sono davvero notevoli:
1° giornata: Mercoledì 26 luglio
La santa Messa e stata presieduta dall’Arcivescovo Mons. Francis Assisi Chullikatt, Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina
Sacerdoti concelebranti: 486
2° giornata: Giovedì 27 luglio
La santa Messa è stata presieduta dal provinciale della Bosnia Erzegovina Fr. Jozo Grbeš
Sacerdoti concelebranti: 569
3° giornata Venerdì 28 luglio
La santa Messa è stata presieduta dal parroco di Medjugorje, padre Zvonimir Pavičić
Sacerdoti concelebranti: 524
4° giornata Sabato 29 luglio
La santa Messa è stata presieduta dal Vescovo di Mostar, Mons. Petar Palić
Sacerdoti concelebranti: 502
La missione
A Medjugorje nel corso del 34° Festival dei Giovani, abbiamo visto e vissuto la Chiesa viva, che si è radunata in questo luogo, piccolo agli occhi del mondo ma grande nella fede, e che non teme di professare il proprio credo, ma anzi lo fa con l’orgoglio dei figli di Dio.
Ora, siamo invitati a portare nelle nostre case, ai nostri familiari, amici, conoscenti, colleghi, innanzitutto e soprattutto, con l’esempio e la preghiera, la grazia di cui abbiamo fatto esperienza in sovrabbondanza.