Ci sono Santi più conosciuti e Santi meno noti. Quello di cui si vuol parlare in questa occasione è una delle figure più conosciute, nel mondo, anche storicamente, ma soprattutto un Santo tra i più venerati della storia della Cristianità.
Il Santo di cui si vuol parlare in questa sede è uno dei più noti del mondo. Le radici del suo culto sono ben salde e radicate, fin dai tempi in cui quest’ultimo ebbe a che fare, secondo la nota leggenda, con il drago. Ebbene, si parla di San Giorgio, ma ciò su cui si vuole porre l’attenzione è un particolare aspetto legato a questo Santo: il suo culto. La Venerazione nei confronti di San Giorgio, infatti, è presente in ogni luogo e questo non è un dato di secondo piano; il suo culto è estremamente diffuso in tutto il mondo e supera qualunque confine geografico. Il Santo di cui si sta parlando incarna ogni valore cristiano e, proprio per questa sua importante caratteristica, è oggi uno dei pilastri della Chiesa, una figura di riferimento universale.
San Giorgio nel mondo: un Santo universale
Santo Universale: sicuramente è l’appellativo che più si presta ad essere accostato a questa straordinaria figura. Sappiamo di lui che visse, con ogni probabilità poco prima dell’epoca medievale, nel III secolo. Le sue vicende terrene, tuttavia, non sono molto conosciute, essendo molto scarse le fonti che parlano del suo passaggio sulla terra. Ma una cosa è certa: il suo culto ha viaggiato in tutto il mondo ed è estremamente diffuso.
Il Santo delle nazioni
Perché si può parlare, riferendosi a San Giorgio, come Santo delle nazioni? Il Santo, spesso raffigurato come colui che sconfigge il drago, simbolo del male, è patrono di numerose città, tra Occidente e Oriente. Sappiamo, infatti, che è protettore di nazioni come Inghilterra, Georgia, Catalogna, oppure di città come Genova. Sappiamo, inoltre che anche in Oriente, specialmente nella Chiesa ortodossa, San Giorgio è venerato come uno dei martiri più importanti. Le sue raffigurazioni, presenti in tutto il mondo, fanno sì che il Santo sia bene riconoscibile, come il Cavaliere nell’atto di uccidere il male, rappresentato, come detto, dal drago.
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