Una domanda che in molti si pongono in quest’ultimo periodo: perché nella Basilica di San Pietro a Roma, si sono interrotte le Celebrazioni?
Una lettera della Segreteria di Stato Vaticana ha annunciato la sospensione delle celebrazioni private delle Messe a partire dal 22 marzo. Cerchiamo di capire insieme cosa è successo.
Un modo per conservare la bellezza della Basilica più importante al mondo o c’è qualcosa di ancor più grave? La Segreteria di Stato Vaticana ha promulgato una lettera dove scrive che, a partire dal 22 marzo, “saranno vietate le celebrazioni private delle Messe presso gli altari laterali della Basilica”.
I 45 altari e le 11 cappelle, presenti nella Basilica, fino ad ora, sono stati utilizzati ogni mattina dai sacerdoti per celebrare la loro messa quotidiana. Molti si chiedono se tale decisione presa dalla Santa Sede possa esser solo momentanea o definitiva.
In un momento particolare, in cui quasi tutta l’Italia è in zona rossa, la nuova regola sembrerebbe una semplice conseguenza delle nuove restrizioni emanate dal Governo centrale ed accettate anche dalla Chiesa. Ma per il momento, la decisione sembra poter avere un carattere permanente.
Lo scopo è quello di garantire “che le Sante Messe si svolgano in un clima di raccoglimento e decoro liturgico“.
La notizia è stata pubblicata da Edward Pentin, pubblicato sul “National Catholic Register”. Una lettera in 5 punti, indirizzata agli amministratori della basilica: “Le celebrazioni individuali sono soppresse agli altari laterali di San Pietro, e che i sacerdoti e i fedeli che vengono in basilica per la messa potranno prendere parte solo a una delle quattro messe concelebrate ogni mattina, ciascuna limitata a 30 minuti, così come ad altre messe concelebrate durante il giorno agli altari principali” – è scritto.
La lettera con la nuova istruzione, è datata 12 marzo, ma entrerà in vigore il 22 marzo. Il punto più importante è l’ultimo dove si afferma che i sacerdoti che ne saranno autorizzati e che desiderano celebrare la Messa, sia in italiano o in latino, possono farlo solo nella Cappella Clementina delle grotte, e in quattro orari prestabiliti ogni mattina, anch’essi limitati a 30 minuti.
Non più celebrazioni ogni mattina presso i singoli altari della Basilica, ma un cambio di passo, probabilmente giustificato dalle nuove norme e regole anti contagio da Covid.
Fonte: acistampa/sabinopaciolla
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ROSALIA GIGLIANO
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