Dalla difficoltà alla fede: così il pesce è diventato simbolo di Cristo

Un simbolo che va oltre il mero significato letterale: il pesce, già nella cultura greca, ha accompagnato i primi cristiani a superare le enormi difficoltà che si sono trovati davanti. Il simbolo di Cristo, ancora oggi, assume significati importanti legati ai sacramenti e al passaggio alla nuova vita.

Gesù Pesce
Il simbolo del pesce accostato a Cristo – LalucediMaria

Nel racconto evangelico, la presenza del simbolo del pesce è enormemente diffusa. Sono molti, infatti, i momenti in cui Gesù ha avuto a che fare con questo animale. Dagli incontri con i discepoli, fino al miracolo della moltiplicazione di questi ultimi, Gesù si è trovato di fronte a quello che poi è divenuto suo simbolo tantissime volte. A seguito della morte e Resurrezione di Gesù, poi, i suoi discepoli e tutti coloro che si sono impegnati nel diffondere la fede cristiana hanno dovuto superare delle difficoltà molto importanti. Basti pensare alle persecuzioni che l’Impero Romano ha messo in atto nei confronti dei primi cristiani, divenuti poi martiri, dunque Santi del Signore. Proprio nel contesto di queste difficoltà, il simbolo del pesce venne in aiuto dei primi fedeli, accompagnandoli nel loro percorso.

Cristo e il simbolo del pesce: una storia antica

Secondo la tradizione, il simbolo di cui stiamo parlando proviene dal mondo greco. Sappiamo infatti che il termine ichthys, scritto graficamente ΙΧΘΥΣ, è la traslitterazione, in caratteri latini, della parola “pesce”. Il simbolo che si cela dietro questa parola, è molto più profondo. Sappiamo infatti che era questo l’acronimo che i primi cristiani hanno usato per indicare Gesù Cristo. Troviamo infatti questa simbologia già nelle prime catacombe romane. Andando più a fondo a questo termine, sappiamo che l’acronimo sopracitato, sta per: “Iēsous Christos, Theou Yios, Sōtēr”, ovvero, in italiano, Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore.

La simbologia nelle Scritture

L’accostamento della parola, dunque del simbolo, con la figura del Cristo non è casuale. Se facciamo un salto nelle Sacre Scritture e andiamo a leggere ad esempio il Libro di Giona, oppure il Libro di Tobia, troviamo chiari riferimenti a questo animale, in ottica di salvezza. Anche nel Nuovo Testamento, la figura del pesce è legata a Gesù attraverso i miracoli (riferimento alla moltiplicazione dei pani e dei pesci, oppure l’evento miracoloso del “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”).

Il Vangelo di Luca

Altro importante riferimento, e forse i primi cristiani decisero di adottare il pesce come simbolo della nuova fede proprio per questo, si trova nel Vangelo di Luca. Al quinto capitolo del testo, Gesù dice a Samuele: “Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini “. Questo è un animale dunque ricco di significato, che abbraccia a tutto tondo la dimensione teologica e storica delle vicende legate alla figura del Cristo. Ancora oggi, questo rappresenta un segno forte della fede, della speranza e della Salvezza del Cristo.

 

 

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