Un giovane musulmano riceve una chiamata potentissima, in totale controtendenza rispetto all’ambiente che aveva intorno. La sua storia mostra come di fronte alla Chiamata del Signore non c’è impedimento che tenga.
Da quel momento infatti il giovane ha incontrato lungo il suo percorso di fede numerosi ostacoli, che non lo hanno però fermato.
Idris Moses è nato in una famiglia musulmana ma soprattutto in una regione devastata dal dramma procurato dai terroristi islamici di Boko Haram. Nello specifico è nato a Mararraba, nello stato del Taraba, nel nord-est della Nigeria, regione da molti anni palcoscenico di violenti attacchi contro i cristiani, in particolare portati avanti da Boko Haram e con altri gruppi islamisti analoghi
Com’é maturata la sua incredibile scelta?
Dall’età di 14 anni in poi la sua scelta è chiara e del tutto in controtendenza rispetto a quanto accadeva ogni giorno intorno a lui. Quella cioè di seguire Gesù Cristo. Tutto è iniziato nel nel dicembre 2004. In quella data speciale il giovane stava vendendo del pane all’esterno di una parrocchia cattolica, e da quel momento cominciò in maniera potente la sua conversione alla Chiesa cattolica.
Quel giorno fu speciale, il richiamo alla sua vocazione si presentò potente dentro il cuore del ragazzo, nonostante tutto ciò che accadeva fuori da lui andava in direzione totalmente contraria. Capì che quella sarebbe stata la sua strada, anche se sapeva benissimo che sarebbe andato incontro a pesanti difficoltà e sofferenze, che avrebbero persino messo a rischio la sua vita.
Il sacerdote ha raccontato la sua esperienza ad ACI Afrique. “Ero contento perché la chiesa era lontana da casa e i miei genitori non hanno saputo che mi impegnavo in questo cammino di fede se non dopo che ero diventato catecumeno“, ha raccontato il giovane religioso.
Le tante difficoltà lungo il suo cammino di fede
Non è stato infatti di certo facile per i suoi genitori e per la sua famiglia in generale accettare la sua scelta di convertirsi al cattolicesimo. Si trattava infatti del loro unico figlio. “Quando la mia famiglia ha realizzato che andavo in chiesa, ogni volta che da lì tornavo a casa venivo picchiato da gente della mia famiglia. Ho perso tutti i miei amici, e mia madre mi ha tenuto senza farmi mangiare per parecchi giorni”, è stata la scottante testimonianza del ragazzo.
Con il tempo però i genitori hanno cominciato a fare spazio nel loro cuore e ad accettare la decisione del loro ragazzo. In mezzo a tante difficoltà. Un giorno ad esempio uno dei vicini della sua famiglia propose al padre di portare il ragazzo in una prigione per minatori. I giovane scappò e fuggì a casa del suo padrino. Quest’ultimo però venne minacciato di arresto.
A quel punto intervenne il parroco, padre Kieran Danfulani, che riuscì a facilitare il trasferimento del ragazzo dalla città natale, e farlo iscrivere al piccolo seminario del Sacro Cuore a Jalingo. Fino a quando nel 2012 ottenne il suo diploma. Decise di proseguire la formazione per gli ordini sacri, entrando nel seminario maggiore. Divenne diacono il 18 luglio 2021.
Così padre Idris Moses Gwanube è stato ordinato prete in Nigeria il 25 febbraio 2022. La sorpresa più grande, però, simbolo anch’esso di un amore del Signore che va oltre ogni difficoltà della vita, l’ha avuta il giorno dell’ordinazione. Proprio mentre stava per pronunciare la sua promessa di dono a Dio per tutta la vita, si girò e vide che ad assistere all’ordinazione c’erano due persone speciali: i suoi genitori. “Ero felice che i miei genitori siano venuti all’ordinazione”, ha commentato in seguito quel momento straordinario. “Tutti i miei sacrifici non sono stati vani”.