Daniela Rosati per anni è stato un volto noto della televisione italiana ed in molti se la ricorderanno anche come la compagna di Adriano Galliani, ex direttore sportivo del Milan dei tempi d’oro berlusconiani. Poi qualcosa in lei è cambiato, c’è stato un ritorno prepotente della fede che l’ha fatta sentire distante da quel mondo che fino ad allora aveva vissuto e l’ha convinta a trasferirsi in Svezia, a Vadstena, vicino al convento delle suore Brigidine dove vive quella spiritualità in maniera personale da 15 anni.
Intervistata da ‘Credere‘ la Rosati ha spiegato che la sua conversione è cominciata mentre faceva una ricerca su Cristina di Svezia, una regina convertitasi al cristianesimo che porse i propri omaggi a Santa Brigida nella chiesa di piazza Farnese a Roma. Prima di raccontare quel momento di intensa spiritualità, però, la giornalista spiega di aver avuto un’educazione cattolica e di aver pensato in gioventù di diventare suora, ma di aver abbandonato quella strada e la fede all’improvviso, quando una scelta di Dio non condivisa le ha fatto dubitare della sua esistenza.
Sebbene distante dalla fede, la giornalista era sempre rimasta affascinata dalla luce di Dio e dal mistero della conversione e questo l’ha portata ad approfondire proprio la storia di quella regina e di quella visita a Roma: “Ero alla ricerca del motivo della conversione di Cristina di Svezia e mi sono imbattuta nella messa. Ho vissuto quell’esperienza con felicità ma non avrei mai pensato che avrei trovato la mia conversione”. Alla fine della messa, infatti, una suora le si è avvicinata e l’ha portata a visitare la camera in cui era vissuta ed era morta Santa Brigida. Rimasta sola in quella stanza le è successo qualcosa di meraviglioso ed insieme inspiegabile: “Mi avvicinai ad un asse di legno che non sapevo fosse una reliquia, e non appena la toccai caddi in ginocchio e vidi una luce, un cono di luce che proveniva da un angolo in alto e mi penetrava la testa. Dentro al cono di luce si formò la parola castità”.
Adesso Daniela testimonia la sua fede con il mondo e spiega che secondo la sua esperienza di vita non è mai troppo tardi per tornare nella luce di Dio: “Chi fa la volontà di Dio è felice. Ho capito che Gesù, nella sua misericordia, non ci abbandona mai, anche se in certi periodi della vita ci forgia nel fuoco. Lui mi ha sempre tenuta per mano, anche se sono una peccatrice. Per questo dico sempre a chi incontro: qualunque sia stata la tua vita, non è mai tardi per ritornare a Dio”.
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