Continua lo scontro a colpi di tweet tra Lorella Cuccarini ed Heather Parisi sul tema del Ddl Zan. Ma la Cuccarini ha ragione: il Ddl Zan uccide la libertà.
Da anni va in onda la diatriba tra le due showgirl, culminata però in uno scontro alimentato dalla Parisi sul noto social. Lorella Cuccarini da anni ha pubblicamente messo in luce quale sia la sua fede, anche grazie all’amicizia con personalità del mondo cattolico, tra cui Chiara Amirante, la fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti.
In passato più volte si è espressa per posizioni considerate “sovraniste”, termine in cui la stessa Cuccarini si identifica pienamente. “Io voglio essere stimata per quella che sono e non per quello che gli altri vorrebbero fossi. Ho detto di essere sovranista perché amo il mio Paese e perché penso che debba riappropriarsi della sua capacità di scegliere, visto che ultimamente non è stato così”, ha spiegato a chi le chiedeva un commento su questo tema.
“Questo, da alcuni, è stato percepito come un qualcosa di brutto, mentre io non ci vedo nulla di male e, al netto di tutte le polemiche, lo ridirei senza alcun problema”, aveva spiegato al settimanale Chi. L’ultima polemica, invece, è nata dopo che la showgirl aveva pubblicato sul suo profilo Twitter un articolo del quotidiano Il Giornale sul Ddl Zan, intitolato “Quella legge che uccide le libertà“.
L’autore dell’articolo, lo storico Marco Gervasoni, scriveva che “Il progetto di legge sull’omotransfobia è un’aberrazione dal punto di vista di almeno tre culture politiche diverse. Quella cattolica democratica, perché implicitamente mette in discussione molti punti della dottrina, come hanno giustamente lamentato i vescovi.
Quella conservatrice, perché esso tende ad imporre un modello di società individualistica e disgregata, dove la tradizione è cancellata e persino combattuta. Per quanto noi si sia più vicini a quest’ultima cultura, crediamo però che anche quella liberale dovrebbe inorridire se questo progetto diventasse legge”.
Evidentemente l’articolo non è andato giù a Heather Parisi, che da anni critica la Cuccarini per ragioni spesso anche diverse tra loro, segno che tra le due non passa buon sangue. “In Italia non c’è una legge che punisca discriminazioni e violenze per orientamento sessuale genere e identità di genere LGBTQ. Il DDL Zan colma questa lacuna. Spacciarlo per una legge che uccide la libertà, è negare che l’Amore, qualunque Amore, minaccia solo chi non lo capisce”, ha così scritto su Twitter la Parisi.
A risponderle però, con poche parole, ci ha pensato il quotidiano online La Nuova Bussola Quotidiana. “Nessuna lacuna, cara Heather, dato che il nostro codice penale già ora tutela le persone omosessuali e transessuali. Il Ddl Zan invece sarà un’arma per zittire il libero dibattito. Allora sì che ci vorrà una legge per tutelare le persone contro la legge Zan”.
Le polemiche tra le due tuttavia attirano molta attenzione, e ha sgomberare il campo ci ha pensato la stessa Cuccarini in un’intervista al Correre della Sera. “Essere strumentalizzati fa parte del gioco”, ha spiegato.
“Non avremmo mai dovuto cedere la sovranità. L’autonomia del cittadino è un valore importante. Questo è il mio pensiero . E da qui “la più amata dagli italiani” è diventata la terribile sovranista, con un’accezione denigratoria. Ma sono la prima a riderci su, anche se un po’ mi è dispiaciuto”, ha proseguito.
“Quel che ho capito in questo periodo, informandomi, è che l’economia non deve essere separata dall’etica, e dev’essere al servizio del cittadino. Un modello economico per cui la piena occupazione è un problema, trovo sia in contrasto con la nostra Costituzione”, ha continuato nell’intervista. Parlando anche della meraviglia di scommettere sulla famiglia (ha quattro figli) e soprattutto sull’amore.
“Il mio grande sforzo – non diverso da quelle delle altre donne – è stato accettare questa scommessa di puntare su rapporti d’amore duraturi, con una bella famiglia unita. I figli sono un occhio nel futuro, un modo per continuare a vivere”
Giovanni Bernardi
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