Ddl+Zan%3A+%26%238220%3BIl+gender+non+esiste%26%238221%3B%2C+ma+nelle+primarie+si+rieducano+i+bambini%21
lalucedimaria
/ddl-zan-gender-primarie-bambini-vergogna-protesta-famiglia-indottrinamento-lgbt/amp/
Notizie

Ddl Zan: “Il gender non esiste”, ma nelle primarie si rieducano i bambini!

A dispetto di chi sostiene che “il gender non esiste”, è già in atto nelle scuole italiane un grande piano di rieducazione di massa. Il caso Firenze mette i brividi. 

photo web source

Il caso fiorentino del “laboratorio sugli stereotipi di genere, intercultura e bullismo omofobico”, rivolto alle scuole fiorentine primarie e secondarie di primo grado e intitolato “Le chiavi della città”, rappresenta cioè un vero e proprio allarme per le famiglie di tutto il Paese. Un vero e proprio esperimento sociale che è già in atto, oscuro a gran parte dei genitori. Qualora passasse il Ddl Zan, attualmente al Senato, questa inquietante realtà verrebbe addirittura codificata per legge.

Rieducazione gender a scuola? Succede già a Firenze

Il progetto deleterio è stato partorito dalla collaborazione tra l’Assessorato all’educazione e al welfare del Comune di Firenze, l’Ufficio Regionale Scolastico Toscana, l’Ufficio Provinciale Scolastico Firenze e la Fondazione CR Firenze, e denunciato dall’associazione Pro Vita e Famiglia. 

Per realizzare questo progetto, sarebbe stata creata una rete “per il sostegno delle scuole di ogni ordine e grado del Comune di Firenze“. L’ombrello dietro il quale si nasconde questa grande opera di rieducazione e di controllo sistematico di pensieri e comportamenti dei più giovani, è quella della “progettazione di percorsi di cittadinanza e costituzione”.

photo web source

Il laboratorio sugli stereotipi di genere: puro indottrinamento lgbt

Tra le varie attività, infatti, è immancabile il “laboratorio sugli stereotipi di genere“. “Il progetto si propone come obiettivo generale quello di contrastare la formazione di stereotipi di genere, prevenendo la discriminazione di chi non si conforma ad essi, favorendo un’educazione alle differenze”, è quanto si legge nel sito.

Insomma, un panegirico per propagandare, come al solito, idee molto confuse e molto poco condivisibili come quelle dell’ideologia gender, con la quale si cerca di obbligare i ragazzi a credere che maschile e femminile siano solo due “costrutti sociali” piuttosto che due realtà biologiche naturali innegabili.

Lezioni sul gender alla scuola primaria? Giù le mani dai bambini!

Entrando nel dettaglio, si legge che nella scuola primaria il progetto si pone l’obiettivo di “individuare gli stereotipi di genere” presenti nelle più grandi fiabe e narrazioni della tradizione e della cultura italiana e internazionale. Lo stesso, per i giocattoli più noti e diffusi.

photo web source

Invadendo in questo modo a piedi pari l’immaginario dei bimbi che deve restare, invece, limpido e senza macchie di alcun genere. La pretesa è quella di imporre loro un modello di comportamento, di libertà indiscriminata senza morale o vincoli. Ben lontano dall’essere quanto di più auspicabile e che non ha proprio nulla a che fare con le esistenze spensierate dei bambini.

Dietro frasi fumose e oscure un vero e proprio pericolo

Il progetto continua poi nei suoi intenti fumosi e difficilmente comprensibili se si pensa che si tratta di un’attività rivolta alla scuola primaria. Frasi come “atteggiamento critico verso ogni forma di discriminazione“, “atteggiamento di accoglienza nei confronti delle differenze individuali”, sono già infatti di dubbia e oscura comprensione, da approfondire.

Quando si passa poi all’obiettivo di “favorire l’integrazione delle diversità culturali e di genere e promuovere una formazione dell’identità più libera e autentica”, allora il giochetto è svelato. Sarebbe questa, perciò, l’idea di prevenzione delle discriminazioni? Quella di convincere i più piccoli ad abbattere ogni senso di identità per aprirsi alle presunte “differenze”, in un momento della vita in cui non si ha sviluppato ancora alcun tipo di identità?

Non solo: anche gli insegnamenti saranno spediti dagli psicologi

Non paghi, gli stessi insegnanti verranno sottoposti a questo genere di indottrinamento coatto. Nel finale della scheda del progetto si legge infatti che i docenti saranno sottoposti a un incontro con gli psicologi. Un momento che dovrà essere, si legge nella presentazione del progetto, “utile per avere un feedback rispetto agli esiti del progetto e per condividere buone prassi di educazione alle differenze”.

photo web source

Se non è rieducazione coatta, in stile Mao Tse-tung, ci si chiede cos’altro sia. La missione dell’ideologia lgbt, di sradicare tutto quanto è stabile e sicuro nella mente dei più piccoli, è dietro l’angolo, più pericolosa che mai. Tutto questo, qualora dovesse passare il Ddl Zan attualmente in Senato, sarebbe un vero e proprio alla libertà di ciascuno e soprattutto dei propri figli. Stiamoci molto attenti.

Giovanni Bernardi

Giovanni Bernardi

Scritto da
Giovanni Bernardi

Recent Posts

  • Notizie

Adorazione Eucaristica: 7 consigli preziosi per trarne il maggiore beneficio

L'Adorazione eucaristica dovrebbe essere un appuntamento immancabile per ogni cristiano, tanto è preziosa per la…

1 ora fa
  • Santi

Oggi 18 gennaio, festa di Santa Margherita d’Ungheria: la principessa nata in una famiglia di santi

Proveniente da una famiglia piena di Santi, anche Santa Margherita d'Ungheria arriva alla santità, da…

6 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Vangelo di oggi 18 gennaio 2025: Mc 2,13-17 | Commento di Papa Francesco

Meditiamo il Vangelo del 18 Gennaio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

7 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 18 Gennaio 2025: “Rendimi umile”

Il Sabato è il giorno della devozione alla Beata Vergine Maria. Offriamo questo nuovo giorno…

8 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera 17 Gennaio 2025: “Accoglimi tra le Tue braccia”

“Accoglimi tra le tue braccia”. Questa è la preghiera della sera da recitare questo venerdì…

17 ore fa
  • Notizie

“Bernadette de Lourdes”: il musical per il Giubileo 2025 debutta in Italia

Arriva in Italia il musical "Bernadette de Lourdes" che debutta a Roma da dove parte…

19 ore fa