La Campania è fra le Regioni colpite dall’ondata di Coronavirus. Il Governatore De Luca fa una retromarcia su alcune sue decisioni.
“Riapriamo asili e nidi”. Il Presedente De Luca, dopo aver chiuso tutte le scuole e le Università, torna indietro e riapre la scuola dell’infanzia.
La modifica dell’ordinanza di De Luca
L’ordinanza del Presidente De Luca parla chiaro: scuole ed università chiuse, e didattica a distanza, dal 15 al 30 ottobre, per cercare di arginare e contenere l’avanzata di questa seconda ondata d’epidemia da Coronavirus nella Regione.
De Luca: “Riapriamo le scuole dell’infanzia”
Da un lato, c’è chi ha completamente travisato l’ordinanza, accusando il Governatore “di aver chiuso le scuole, lasciando allo sbando i ragazzi e togliendo loro il diritto allo studio”; dall’altro lato c’è il Governatore che, nella sua consueta diretta settimanale, ha spiegato che “le scuole non sono state completamente chiuse, ma è stata attivata, come nei mesi del lockdown, nuovamente la didattica a distanza”. Quindi, i ragazzi continueranno a studiare, ma da casa.
Tutto questo ha provocato le proteste di alcuni genitori e di alcuni studenti universitari che, da ieri mattina (ed anche questa mattina) stanno protestando davanti Palazzo Santa Lucia a Napoli, la sede della Regione Campania e, a Salerno, la protesta prosegue davanti la Prefettura della città.
Modificata l’ordinanza del 15 ottobre
Nonostante tutto, il Governatore non è rimasto impassibile. “Su richiesta dei sindaci pervenuta all’unità di crisi attraverso l’Anci, e nelle more di specifici congedi parentali per i genitori, da domani è consentita, anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia 0-6 anni” – ha scritto De Luca, modificando, così l’ordinanza di 24 ore prima.
La riapertura degli asili è solo un piccolissimo sospiro di sollievo, perché le restanti scuole, invece, continuano a restare chiuse.
Fonte: ilmattino.it
ROSALIA GIGLIANO