La decisione che abolisce completamente il Green pass è correlata dall’affermazione che purtroppo questo strumento non solo non abbia contrastato abbastanza la diffusione della pandemia, ma in alcuni casi l’ha anche peggiorata.
Gli scienziati hanno attestato che la variante omicron rende il green pass del tutto inutile ai fini della tutela della salute pubblica.
L’applicazione del Green Pass è stata infatti al momento totalmente ristretta, e si è stabilito che sarà necessaria solamente per gli eventi definiti “ad alto rischio”. La decisione è stata presa dalla commissione istituita dal governo israeliano, che una volta stabilito lo stop al certificato di vaccinazione ha anche constatato purtroppo qualcosa di molto doloroso.
Le parole degli scienziati sull’inutilità del GP
Gli scienziati infatti, una volta preso atto che la variante Omicron si trasmette allo stesso modo sia tra vaccinati che non vaccinati, hanno affermato senza dubbio che il green pass è del tutto inutile al fine di ridurre i contagi e di limitare la pandemia. Aggiungendo però che in alcuni casi questo finisce per essere al contrario molto dannoso.
Ad esempio, per via del fatto che si rischiano di creare false certezze sui vaccinati, che a loro volta finiranno per favorire ancora più di prima la diffusione del virus, credendosi immuni e muovendosi senza alcuna precauzione, senza sapere che non è affatto quanto corrisponde alla realtà.
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Le nuove linee guida emanate dal governo israleiano hanno spiegato che il Green pass sarà richiesto solo per matrimoni o celebrazioni analoghe, e nei club e nelle grandi feste. Di conseguenza, in tutte le restanti situazioni in cui era precedentemente richiesto il documento ora non sarà più necessario.
La questione ora si apre anche in Italia
Un aspetto che molti stanno facendo notare in queste ore è che la diffusione del virus tra la popolazione israeliana è estremamente simile a quella italiana, con i contagi che stanno registrando una discesa dopo il picco. Ora la domanda inevitabilmente si pone per l’attuale situazione italiana.
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Molti si stanno chiedendo come mai non si sia aperto il dibattito anche nel nostro Paese. Anche perché i dati diffusi nelle ultime ore dalla Johns Hopkins University riguardanti il lockdown sono estremamente sconfortanti. La prestigiosa università ha infatti certificato che “i lockdown in Europa e negli Stati Uniti hanno ridotto la mortalità da Covid-19 in media solo dello 0,2%”.
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In sostanza, davanti agli enormi danni in termini economici e psicologici, non c’è stato un vantaggio equivalente in termini sanitari. Di conseguenza, urge una riflessione seria e realistica sugli errori commessi, e su quelli da non continuare a commettere ancora oggi.
