Il Decreto Rilancio, terzo e più costoso provvedimento varato dal Governo per risollevare l’economia, è in Gazzetta Ufficiale. Tutto ciò che c’è sa sapere.
Il Governo ha approvato il Decreto Rilancio, che è stato recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Attraverso questa manovra, sono stati stanziati 55 miliardi di euro. Si tratta del terzo più costoso provvedimento per risanare l’economia del Paese. Vediamo nel dettaglio i punti essenziali da conoscere.
Il primo punto importante, di cui venire a conoscenza, è il “Reddito di emergenza”. Come riporta Qui Finanza, il reddito ha un valore tra i 400 e gli 800 euro mensili per le famiglie più bisognose. Il reddito è erogabile in due mesi, previa domanda all’Inps entro giugno. A chi è destinato? Come leggiamo dalla fonte, alle famiglie con patrimonio immobiliare sotto i 10 mila euro, con Isee inferiore a 15 mila euro.
Per quanto riguarda la Cassa integrazione: avrà un massimo di nove settimane e comprende i periodi tra il 23 febbraio e il 31 agosto 2020. Per le aziende che abbiano usufruito delle 9 settimane, c’è la possibilità di ottenere altre 5 settimane. Novità anche per i liberi professionisti che hanno subito una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020. Per loro, il bonus è da 1.000 euro.
Come riporta Qui Finanza: il Decreto prevede una detrazione fino a 300 euro sulle spese per i centri estivi per bambini (under 16). La detrazione è valida per famiglie con reddito inferiore a 36 mila euro. Sempre per i più piccoli: bonus da 1.200 euro per baby sitter. Il bonus, come leggiamo dalla fonte, passa a 2.000 euro per medici e infermieri. Novità anche per i “lavoratori domestici”: ci sarà un bonus da 500 euro per colf e badanti, con contratti di lavoro superiori alle 10 ore settimanali.
Il Decreto Rilancio ha pensato anche ai lavoratori “smart”. Anche in assenza di accordi individuali, fino alla cessazione dello stato di emergenza, chi ha figli con età inferiore a 14 anni potrà lavorare da casa. Per quanto riguarda le vacanze: le famiglie con Isee inferiore ai 40 mila euro potranno usufruire di un “credito d’imposta”. Il limite, come leggiamo da Qui Finanza, è di 500 euro per un solo componente della famiglia; 300 euro per nuclei familiari di due persone.
Con il Decreto Rilancio, arriva un incentivo all’acquisto di biciclette: tradizionali oppure elettriche. Il buono mobilità sarà pari al 70% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 500 euro. Anche le bollette, come riporta la fonte, saranno più leggere per tre mesi.
Il Decreto alleggerisce anche gli affitti. Ci sarà un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto pagato per i mesi di marzo, aprile e maggio, per quanto riguarda le imprese con ricavi non superiori a 5 milioni di euro. Per le imprese con ricavi fino a 250 milioni di euro, è abolito il versamento dell’acconto Irap dovuto a giugno.
Ancora tre novità. Una riguarda i gestori di alberghi e stabilimenti balneari: per loro, cancellazione dell’acconto Imu, ma proprietario e gestore devono coincidere. Tutti gli spazi aggiuntivi di occupazione del suolo pubblico, al fine di rispettare le distanze, saranno invece esenti dalla Tosap. Un altro punto importante riguarda le scadenze fiscali (Iva, contributi previdenziali, cartelle esattoriali) prorogate al 16 settembre. Come leggiamo dalla fonte, i pagamenti potranno essere uniti in un’unica soluzione, oppure in quattro rate di pari importo.
>> Per approfondire il Decreto Rilancio, qui il testo ufficiale dal sito Gov.it
Fabio Amicosante
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