Il demonio può colpirci nel corpo; può farci stare male fisicamente? La risposta è “si, certamente”! Padre Francois Dermine, esorcista e Presidente del GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa), ci aiuta a comprendere meglio quello che potrebbe sembrare solo un problema spirituale dell’anima e che, invece, investe tutto il nostro essere, anche il corpo: “E’ un’esperienza abbastanza comune quella di persone che avvertono dei dolori e si recano all’ospedale, ma dagli accertamenti non risulta nulla; poi si recano dal sacerdote, per farsi benedire, e tutto scompare”. E anche nel Vangelo ci sono persone che soffrivano nel corpo, a causa del demonio.
Pensiamo ad alcuni Santi, come Padre Pio, che raccontava si essere malmenato dal demonio ogni notte. I suoi Confratelli lo sentivano urlare e non poteva farce nulla per aiutarlo.
Come San Pio, molti altri Santi conobbero la stessa sorte.
Inoltre, il demonio può approfittare dei nostri punti deboli ed esasperarli, fino a farli diventare gravissimi: può giocare con le nostre ansie e fomentare le nostre angosce con degli attacchi di panico; può usare la nostra imprudenza nel mangiare o nel bere troppo, ad esempio.
E non è tutto. Sappiamo bene, infatti, che una qualunque di queste condizione ci mette in seria difficoltà, nei rapporti interpersonali, e ci fa allontanare dalle persone care e importanti, finendo per vivere in un vortice di sentimenti e abitudini malsane, da cui è difficile uscire o difendersi.
A questo riguardo, ricordiamo che ci sono dei sacerdoti preposti ad aiutarci, a distinguere se il nostro malessere è naturale o innaturale e ad agire di conseguenze.
Nel caso si tratti di vessazioni demoniache, la preghiera adeguata del sacerdote, come anche la nostra personale, può aiutarci a intravedere la via d’uscita.
Cibarsi, poi, il più possibile dell’Eucarestia è garanzia che dentro di noi abiti sono Gesù Cristo e, pertanto, il demonio verrà messo alle porte.
Non spaventiamoci, se ci dovesse capitare di dover affondare la dura lotta, Dio ci salverà certamente, se resistiamo saldi nella fede.
Antonella Sanicanti