Un devastante terremoto ha colpito questa mattina la città di Osaka (Giappone) causando la morte di 3 persone (tra questi una bambina di 9 anni) e circa 200 feriti. Secondo i dati trasmessi dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) si è trattato di un sisma di magnitudo 5.8 con epicentro a Honshu (costa sud del Giappone, Tokyo). La forte scossa ha generato problemi elettrici e di mobilità, in tutta la provincia di Osaka sono state bloccate le fabbriche ed interrotti i trasporti con i treni super veloci, sono saltate le tubature dell’acqua, è stata interrotta la fornitura di gas alle abitazioni (quest’ultima una misura precauzionale per evitare lo scoppio di incendi) e rimandati 41 voli in partenza dall’aeroporto Kasai.
Sebbene al momento i soccorsi siano ancora all’opera per estrarre persone dalle macerie il primo bilancio del disastro naturale è già grave: 200 feriti e 3 morti. Tra i tre decessi si registra quello di una bambina di 9 anni che al momento del terremoto si trovava a scuola: la piccola è stata travolta dal crollo di un muro esterno della scuola elementare di Takatsuki.
Terremoto Giappone, rischio sismico elevato
Il Giappone è notoriamente un Paese ad altro rischio sismico, un pericolo a cui il governo ha cercato di porre rimedio costruendo le abitazioni più moderne con particolari strutture flessibili che ammortizzano le onde d’urto. Ad Osaka, però, sono ancora molte le abitazioni che presentano uno stile classico e che possono essere soggette a crolli durante sismi di grossa entità, una possibilità che non viene esclusa dagli esperti nei prossimi giorni: quello di oggi è stato il secondo terremoto di grossa entità nel giro di meno di 24 ore, il primo è stato registrato domenica mattina nella prefettura di Gunma (parte nordi di Tokyo), particolare che induce i sismologi a pensare che si possa trattare di uno sciame sismico.
Luca Scapatello