Il calendario della forma Straordinaria del Rito Romano indica una devozione per ogni mese dell’anno, scelta in base agli eventi che si ricordano in quel periodo specifico.
Così, Luglio è dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù e inizia proprio con questa celebrazione, il primo del mese. Santa Caterina da Siena affermava: “Chi con la mano del libero arbitrio prende il Sangue di Cristo e lo applica al suo cuore, anche se è duro come diamante, lo vedrà aprirsi al pentimento e all’amore”.
Il Sangue di Cristo richiama alla mente due episodi particolari e fondamentali, per la nostra fede. Parliamo della trasformazione del vino in Sangue di Cristo, durante l’Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli (e, tuttora, in ogni Santa Messa celebrata nel mondo, secondo il principio della transustanziazione). E parliamo anche dell’atto di Giuseppe D’Arimatea (che si è occupato della sepoltura di Gesù) del raccogliere, nello stesso calice della Coena Domini, il Sangue di Cristo, versato durante la crocifissione, dalle ferite delle mani, dei piedi, del costato.
Cristo ci ha offerto fino all’ultima goccia per suo Sangue, letteralmente, donandosi a noi perché fosse bevanda di vita eterna. E, durante la Passione, si è reso “sacrificabile”, per strapparci alle tenebre della perdizione perenne.
Il Salvatore del mondo, il Dio incarnato in un uomo, era venuto tra noi per annientare, lavare, il peccato del genere umano.
Per questo, la devozione al Sangue di Cristo ci assicura protezione contro ogni tentazione, contro ogni forza oscura, contro lo smarrimento dell’anima nostra.
Entrambi gli eventi su citati rimarcano che Gesù ci ha concesso un mezzo più che efficace per combattere satana. Il Preziosissimo Sangue di Gesù, pertanto, ha, da sempre, rappresentato il culto della salvezza, della vita che dura per sempre.
Nel XI secolo, molti partirono alla ricerca del Santo Graal, la coppa che lo avrebbe contenuto.
La potenza del contenuto del Graal era, ed è, immensa ed è oggi rintracciabile in ogni calice, di ogni altare.
Come narra il Vangelo, i soldati spezzavano le gambe ai crocifissi -ad un certo punto della loro agonia- per favorirne la morte. Vedendo che Gesù era già spirato, “uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua”.
Quel soldato si chiamava Longino. Si racconta che Longino, dopo aver osservato il Sangue di Cristo che colava a terra, avrebbe raccolto delle zolle impregnate.
Le avrebbe, poi, portate a Mantova e seppellite. Sarebbero state, dunque, ritenute disperse fino al loro ritrovamento, avvenuto nel 804.
Si pensa ci siano tracce del Sangue di Gesù, oltre che a Mantova nella Chiesa di Sant’Andrea, in quella di Fécamp (Francia), di Bruges (Belgio), di Santa Maria Assunta a Sarzana (Liguria), di San Giacomo a Clauzetto (Friuli Venezia Giulia).
Inoltre, nella Basilica di San Nicola in Carcere, a Roma, si conserva quello che si pensa essere un pezzo del vestito di Longino, macchiano del Sangue di Cristo!
Il Sangue di Cristo ci preserva e ci difende. Ci invita ad affidargli tutti gli aspetti della nostra vita che ci creano turbamento. Nel Preziosissimo Sangue di Gesù, in preghiera (o, meglio ancora, durante la Santa Messa), si possono immergere le nostre “intenzioni”.
Questo è un concetto importantissimo, da tener presente e che mai i cristiani dovrebbero dimenticare, specialmente se già si trovano ad affrontare situazioni particolari o vessazioni demoniache di ogni sorta. Ed è bello anche utilizzare la stessa metodologia per le persone che non ci sono più, di cui non conosciamo, ovviamente, la condizione davanti a Dio, ma per cui desideriamo implorare sollievo e grazia.
Signore Gesù, che ci ami e ci hai liberati dai nostri peccati con il tuo Sangue, ti adoro, ti benedico e mi consacro a te con viva fede. Con l’aiuto del tuo Spirito, m’impegno a fare di tutta la mia esistenza, animata dalla memoria del tuo Sangue, un servizio fedele alla volontà di Dio per l’avvento del tuo Regno.
Per il tuo Sangue, versato in remissione dei peccati, purificami da ogni colpa e rinnovami nel cuore, perché risplenda sempre più in me l’immagine dell’uomo nuovo, creato secondo giustizia e santità. Per il tuo Sangue, segno di riconciliazione con Dio tra gli uomini, rendimi docile strumento di comunione fraterna.
Per la potenza del tuo Sangue, prova suprema della tua carità, dammi il coraggio di amare te e i fratelli, fino al dono della vita.
O Gesù Redentore, aiutami a portare quotidianamente la croce, perché la mia goccia di sangue, unita al tuo, giovi alla redenzione del mondo.
O Sangue divino, che vivifichi con la tua grazia il Corpo Mistico, rendimi pietra viva della Chiesa.
Dammi la passione dell’unità tra i cristiani. Infondimi nel cuore grande zelo per la salvezza del mio prossimo. Suscita nella Chiesa numerose vocazioni missionarie, perché a tutti i popoli sia dato di conoscere, amare e di servire il vero Dio.
O Sangue Preziosissimo, segno di liberazione e di vita nuova, concedimi di preservare nella fede, nella speranza e nella carità, perché, da te segnato, possa uscire da questo esilio ed entrare nella terra promessa del Paradiso, per cantarti in eterno la mia lode con tutti i redenti. Amen.
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Antonella Sanicanti
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