Il calendario della forma Straordinaria del Rito Romano indica una devozione per ogni mese dell’anno, scelta in base agli eventi che si ricordano in quel periodo specifico.
Così, Maggio è il mese dedicato a Maria. L’8 si ricorda la Beata Vergine del Rosario di Pompei, il 13 Nostra Signora di Fatima, il 24 Santa Maria Ausiliatrice, il 31 la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta.
La Madre di Dio
Maria entra nella storia come Madre Dio. Così era stata pensata dal Creatore che l’aveva preservata dal peccato. Lei è pura, rispetto a tutte le altre donne e, per questo, benedetta.
Maria, pertanto, prende il pieno possesso della storia dell’umanità, anzi comincia a scriverla, nel momento in cui dice “Si” all’Arcangelo Gabriele, che le annuncia di essere stata scelta come Madre del Bambino Gesù.
Maria nel Concilio Vaticano II
Il Concilio Vaticano II dice: “Nella vita pubblica di Gesù, la Madre sua appare distintamente, fin da principio, quando, alle nozze in Cana di Galilea, mossa a compassione, indusse con la sua intercessione Gesù Messia a dar inizio ai miracoli”. Come a Cana, alla prima dimostrazione pubblica del potere di Cristo, la Madre celeste sorveglia i suoi figli bisognosi e domanda al suo Figlio-Dio di aiutarli nella difficoltà di ogni giorno.
La sua intercessione è incessante ed attraversa la storia e il tempo, per dire, anche oggi come ieri, che possiamo e dobbiamo affidarci al Figlio di Dio, nostro Signore Gesù Cristo.
Ribadisce il Concilio: “E questa maternità di Maria, nell’economia della grazia, perdura senza soste, dal momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunciazione e mantenuto senza esitazioni sotto la croce, (…) con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci i doni che ci assicurano la nostra salvezza eterna”.
Le apparizioni della Madonna
In tutte le apparizioni della Vergine alle genti, a Fatima come a Medjugorje, a Lourdes come a Amsterdam (per citare solo alcuni dei luoghi più rinomati), Maria avverte, annuncia, conforta su quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento, da figli suoi e fratelli del Redentore. E’, allora, semplicemente naturale pensare a lei come la Madre che abbraccia tutti noi, che ci rimane accanto e ci protegge, dal momento in cui veniamo al mondo, fino alla morte.
E la sua benevolenza nei nostri confronti non intacca, non rallenta o impedisce assolutamente l’opera del Figlio, ma anzi lo coadiuva fortemente. “Poiché non vi è che un solo Dio, uno solo è anche il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che per tutti ha dato se stesso in riscatto” (1 Tm 2,5-6).
La figura di Maria rimane quella della serva fedele e disponibile a fare la volontà del Padre, ma anche cooperatrice attiva del progetto di Dio per noi, che vuole accompagnare ogni figlio nel suo personale e difficoltoso cammino di conversione e di fede, verso la santità. Paolo VI, proprio durante il Concilio Vaticano II, chiamò Maria “Socia Mediatoris”, ossia partecipe dell’azione mediatrice di Cristo.
Maria Madre della Chiesa, dunque di ognuno di noi
Maria, Madre di Gesù Cristo è, di conseguenza, Madre del suo Corpo Mistico, cioè della Chiesa nella sua totalità, titolo a lei attribuito ufficialmente al Concilio Vaticano II (Maria Madre della Chiesa). Se Maria è Madre di tutta la Chiesa, è, dunque, Madre di ognuno di noi, che siamo membra del Corpo Mistico di Cristo.
“A gloria dunque della Vergine e a nostro conforto, noi proclamiamo Maria Santissima Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo di Dio, tanto dei fedeli come dei Pastori, che la chiamano Madre amorosissima, e vogliamo che con tale titolo soavissimo d’ora innanzi la Vergine venga ancor più onorata ed invocata da tutto il popolo cristiano”, proclamò all’epoca Papa Paolo VI.
I dogmi per definire Maria
Come leggiamo nelle litanie, gli appellativi di Maria sono innumerevoli; a lei possiamo ispirarci in grazia, purezza, obbedienza, tenacia, intelligenza, fedeltà, saggezza. Tramite lei possiamo essere soccorsi nella prova, consolati, guariti, diretti, protetti contro il male, perché possiamo giungere un giorno ad attraversare la porta del cielo.
Nel corso della storia della Chiesa, per Maria sono stati enunciati 4 diversi dogmi: come Madre di Dio (dal Concilio di Efeso del 431), come sempre Vergine (ossia Madre partoriente di Gesù, pur non avendo mai conosciuto uomo), come Immacolata Concezione (ossia concepita senza peccato originale, che invece accomuna ogni altro uomo) e come Assunta in corpo e spirito al Cielo (dopo il temine della sua vita terrena).
Maria: si prospettava il 5° dogma
E’ oggetto tutt’ora di discussione il dogma, esplicitamente chiesto dalla Madonna, per bocca della veggente Isje (Ida) Johanna Peerdeman ad Amsterdam (apparizioni riconosciute veritiere): “Di’ ai vostri teologi che essi possono trovare tutto nei libri. Non porto nessuna nuova dottrina. Porto adesso gli antichi pensieri”.
Secondo questo messaggio, del 4 Aprile del 1954, la Vergine chiese di essere proclamata come “Maria corredentrice del genere umano”.
A dicembre dello scorso anno Papa Francesco, nel corso della celebrazione dedicata alla Vergine di Guadalupe, ha però raffermato che non c’è bisogno di un nuovo Dogma Mariano ipotesi che per il momento anche il Concilio Vaticano II aveva accantonato.
Antonella Sanicanti
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI