Le frasi ed i pensieri dei santi sono insegnamenti senza tempo, ascoltiamoli.
Oggi vi proponiamo una perla tratta dai tanti pensieri scritti da San Luigi Maria Grignion da Montfort.
“Gesù Cristo ha dato più gloria a Dio Padre con la sottomissione a sua Madre per trent’anni di quanta non gliene avrebbe data convertendo tutto il mondo operando le più grandi meraviglie“.
Luigi Maria nacque il 31 gennaio 1673 a a Monfort-la-Cane, in Bretagna. Compì gli studi filosofici nel collegio San Tommaso Becket, a Rennes. Si trasferì a Parigi nel 1692, dove studiò alla Sorbona. Luigi Maria ricevette l’ordinazione sacerdotale nel 1700, all’età di ventisette anni. Arrivò a Roma come pellegrino, nel 1706. Per l’occasione fu ricevuto da Clemente XI, che gli conferì il titolo di missionario apostolico. Di ritorno in Francia, Luigi predicò l’amore di Cristo e il suo raggiungimento per mezzo di Maria. «Ci si consacra nello stesso tempo alla Vergine Santa e a Gesù Cristo: a Maria, come al mezzo perfetto che Gesù Cristo ha scelto per unirsi a noi e unirci a lui». San Luigi morì il 28 aprile 1716 a Saint Laurent sur Sèvre.
San Luigi Maria visse in un periodo storico (tra il 1680 e il 1715) contrassegnato dal dualismo razionalisti – libertini. Soprattutto nella sua Francia, l’attacco alle credenze tradizionali era più che mai ferrato. Luigi dedicò gran parte della sua vita all’opera missionaria. Iniziò le sue missioni a Poitiers, dove non riuscì a incontrare subito il vescovo. Lì Luigi Maria divenne cappellano dell’ospedale. Fondò nell’ospedale La Sapienza, un’aula dove riuniva i ricoverati e formava comunità di preghiera. A poitiers Luigi conobbe Marie-Louise Trichet. La giovane Marie scelse il santo Luigi come confessore e guida spirituale. Aveva il desiderio di diventare suora, malgrado la disapprovazione della famiglia. Luigi Maria, con l’aiuto del vescovo, riuscì a darle un posto da governante all’ospedale e la fece entrare nella comunità della Sapienza. Marie-Louise divenne la prima Figlia della Sapienza.
San Luigi fondò nel 1713 la Compagnia di Maria, congregazione di sacerdoti (monfortani) dedite alle missioni popolari. A seguito dell’opera missionaria di Nantes, collaborò alla fondazione dell’associazione laicale Amici della Croce. Inviò a loro la famosa “Lettera agli amici della Croce”. Fu l’unica data alle stampe prima della sua morte. Nella lettera esprimeva il suo pensiero sulla croce, fonte di superiore sapienza. La croce insegna a privilegiare la fede alla ragione, la morale alla volontà sregolata. L’importanza della croce nella vita di San Luigi era visibile sin dall’opera missionaria di Pontchâteau. Lì San Luigi espresse il desiderio di costruire un grande Calvario, un luogo di pellegrinaggio che riproduceva la collina dove Cristo patì sulla croce.
Pio XII lo proclamò santo nel 1947. Il più alto riconoscimento della sua dottrina spirituale arrivò con Giovanni Paolo II. Grande devoto di San Luigi, scelse come motto del suo pontificato le parole Totus tuus. L’espressione deriva da San Luigi. È l’abbreviazione della forma completa dell’ affidamento alla Madre di Dio: «Totus Tuus ego sum et omnia mea Tua sunt. Accipio Te in mea omnia. Praebe mihi cor Tuum, Maria».
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