Riportiamo le scioccanti e per certi versi deliranti dichiarazioni di una suora, rilasciate durante una trasmissione televisiva nel programma Chester in Love della tv privata Cuatro. Suor Lucia Caram, una religiosa argentina molto mediatica trapiantata a Barcellona ha scandalizzato il mondo Cattolico con le sue affermazioni scioccanti che riportiamo:
«Maria era innamorata di Giuseppe. Erano una coppia normale. Ed è normale fare sesso»: parole fuori dai dogmi della Chiesa. E a pronunciarle in un salotto televisivo spagnolo una monaca contemplativa domenicana. La tempesta in Spagna è stata immediata.
Il segretario della Conferenza episcopale spagnola mons. José Maria Tamayo ha deplorato le dichiarazioni della sorella queste le reazioni: «la confusione suscitata nei fedeli». Più di 12mila dei quali hanno firmato una petizione su Change.org per chiedere che venga «sospesa». «Monsignori, questo è uno scandalo gravissimo, un intollerabile affronto alla fede cattolica» tuona il documento, che esige «pubbliche sanzioni».
Anche se sempre bisogna agire con grande carità ma le dichiarazioni di questa suora, lasciano davvero attoniti e dispiaciuti, mettere in discussione addirittura uno dei dogmi della principali della Chiesa cattolica ci sembra assurdo.
Ricordiamo il dogma della verginità di Maria
1. La Verginità perpetua di Maria è un dogma della Chiesa cattolica e della Chiesa ortodossa. Tale dogma afferma che Maria, la madre di Gesù, è sempre rimasta vergine, prima, durante e dopo il concepimento del suo figlio. Il dogma è stato definito dal secondo Concilio di Costantinopoli nel 553. Questo concilio fu convocato dall’imperatore Giustiniano nel 553 e si i poneva l’obiettivo di riconciliare i cristiani copti dell’Egitto (sostenitori del monofisismo) con la Chiesa. Per raggiungere questo obiettivo, l’imperatore fece condannare gli scritti di tre autori nestoriani (la raccolta era nota con il nome di Tre Capitoli), particolarmente invisi ai copti, ossia Teodoro di Mopsuestia,Teodoreto di Ciro e il vescovo Iba di Edessa. Nel corso del Concilio venne anche condannato l’origenismo e furono pronunciati 14 anatemi.
2. In seguito al dogma Maria viene comunemente chiamata Maria Vergine ed è detta la Vergine per antonomasia. In Sintesi Maria è rimasta “Vergine nel concepimento del Figlio suo, Vergine nel parto, Vergine incinta, Vergine madre, Vergine perpetua” [Sant’Agostino, Sermo 186, 1: PL 38, 999]: con tutto il suo essere, ella è “la serva del Signore” (Lc 1,38).
(CCC 499) L’approfondimento della fede nella maternità verginale ha condotto la Chiesa a confessare la verginità reale e perpetua di Maria [Concilio di Costantinopoli II: DS 427] anche nel parto del Figlio di Dio fatto uomo [San Leone Magno, Tomus ad Flavianum, DS 291, 294; Pelagio I, Lettera Humani generis: DS 442; Concilio Lateranense, DS 503; Concilio di Toledo XVI, DS 571; Pio IV, Cost. Cum quorumdam hominum, DS 1880]. Infatti la nascita di Cristo “non ha diminuito la sua verginale integrità, ma l’ha consacrata” [Conc. Vat. II, Lumen gentium, 57]. La Liturgia della Chiesa celebra Maria come la Aeiparthenos , “sempre Vergine” [Lumen gentium, 52 e CCC 500) A ciò si obietta talvolta che la Scrittura parla di fratelli e di sorelle di Gesù [Mc 3,31-35; 6,3; 1Cor 9,5; Gal 1,19]. La Chiesa ha sempre ritenuto che tali passi non indichino altri figli della Vergine Maria: infatti Giacomo e Giuseppe, “fratelli di Gesù” (Mt 13,55) sono i figli di una Maria discepola di Cristo [Mt 27,56] la quale è designata in modo significativo come “l’altra Maria” (Mt 28,1). Si tratta di parenti prossimi di Gesù, secondo un’espressione non inusitata nell’Antico Testamento [Gen 13,8; 14,16; 29,15; ecc.]. (CCC 501) Gesù è l’unico Figlio di Maria. Ma la maternità spirituale di Maria [Gv 19,26-27; Ap 12,17] si estende a tutti gli uomini che egli è venuto a salvare: “Ella ha dato alla luce un Figlio, che Dio ha fatto “il primogenito di una moltitudine di fratelli” (Rm 8,29), cioè dei fedeli, e alla cui nascita e formazione ella coopera con amore di madre” [Lumen gentium, 63].
Per Suor Lucia «ci vuole una rivoluzione» perchè «le chiese sono vuote». E il sesso «è una forma per esprimersi, vivere, esprimere sentimenti»: «per la Chiesa è un tema sporco e occulto, ma io credo sia una benedizione». «Sono vergine, e non mi masturbo» aveva però precisato poi. Davanti alla bufera, Sor Lucia ha chiesto scusa. A modo suo. «Se qualcuno si è sentito offeso, chiedo perdono» ha scritto ai media. Denunciando però «la lettura frammentata, ideologica e perversa»