10 “modi di dire” famosi: non tutto sanno che vengono dalla Bibbia

La Bibbia è il nostro punto di riferimento, anche nelle nostre azioni quotidiane. C’è una curiosità che in pochi conoscono e che riguarda dieci  modi di dire in uso nel nostro parlare di ogni giorno.

Mani giunte in preghiera sulla Bibbia
lalucedimaria.it

Ce ne sono 10 molto famosi che derivano proprio dalla Bibbia. Vediamo insieme quali sono e in che modo questi sono entrati a far parte della nostra quotidianità e del nostro parlare.

Mai avremmo pensato che parte del nostro linguaggio potesse anche provenire dalla Sacra Scrittura. Essa è vera fonte di sapienza, e questi modi di dire ci portano anche a capire come la nostra tradizione sia sempre e strettamente legata alla cristianità.

Quali sono e perché sono entrati nel nostro “dire” di ogni giorno?

10 “modi di dire” famosi derivano dalla Bibbia

Quando pensiamo alla Sacra Scrittura, subito la ricolleghiamo alla Parola di Dio. È giusto ma, allo stesso tempo, dobbiamo anche pensare che ogni giorno la Bibbia ci dà un insegnamento di vita, oltre ad essere una fonte di preghiera costante e sempre presente.

La Bibbia, però, entra anche nella nostra quotidianità in altro modo, non solo come Parola. Sapevi che esistono dei modi di dire, entrati nel nostro comune linguaggio di ogni giorno, che derivano proprio dalla Scrittura? Un esempio concreto di come la nostra tradizione linguistica affonda le sue basi e le sue radici anche nella cristianità piena.

Si tratta di 10 modi di dire che sono entrati nella nostra lingua. Li usiamo così spesso che mai ci siamo posti il problema di andarne ad indagare la sua origine. Eppure la Parola di Dio e la Sapienza di Dio entrano nella nostra vita non solo dalla porta principale ma, anche, da quella secondaria, attraverso un modo diverso di utilizzare ed interpretare la Bibbia stessa.

Ecco quali sono

Per questo, scopriamo insieme quali sono e a quali passi dell’Antico e del Nuovo Testamento fanno parte o fanno riferimento queste frasi di uso comune.

  1. Chi trova un amico trova un tesoro

Quante volte lo abbiamo sentito dire? E’ di certo uno dei modi di dire più usati in assoluto. Nel libro del Siracide (6, 14) si legge: “Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro”. 

Ed ecco qui il celebre detto: il Signore ci indica come un amico fedele sia un tesoro inestimabile. Perchè? E’ colui che ci resterà vicino qualsiasi cosa accada, gioirà delle nostre gioie e si rattristerà con noi per le nostre sventure.

  1. Chi cerca trova

Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” – si legge in un passo del Vangelo di Matteo (7, 7-8). Questo detto “popolare” è, in realtà, legato alla fede e riguarda proprio la fiducia che noi abbiamo nell’azione di grazia di Dio. Dio ci fa mettere in cerca di ciò di cui necessitiamo quanto nella preghiera che nella pratica, fino a che poi Lui stesso non ci concede sempre ciò di cui abbiamo davvero bisogno.

Campo di grano
Il campo di grano e la zizzania – lalucedimaria.it

Dalla zizzania al “piatto di lenticchie”: come la Bibbia ci insegna qualcosa

  1. Fai agli altri come vorresti fosse fatto a te

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro“: dal Vangelo di Matteo (7, 12), Gesù ci rivela una regola d’oro. Se vogliamo essere pronti per portarla a compimento ed “essere perfetti”, Lui ci indica la strada: seguirlo e fare la sua volontà!

  1. Seminare zizzania

Più comunemente conosciuta come il “provocare discordia” tra persone. Anche questa viene dal Vangelo di Matteo, dalla parabola del grano e della zizzania. Gesù ne spiega il significato ai discepoli: “Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del diavolo, e il nemico che l’ha seminata è il diavolo”.

  1. Vendersi per un piatto di lenticchie

Questa frase, invece, viene dall’Antico Testamento: i due figli di Isacco, Esaù il primogenito, e Giacobbe. Quest’ultimo, vedendo un giorno tornare a casa stanco e affamato Esaù, gli propose di cedergli il proprio diritto di primogenitura, in cambio di un piatto di lenticchie appena preparate. Esaù accettò senza molte esitazioni. (Genesi 25, 29-34).

Nel parlar di oggi, questa espressione è atta ad indicare una cosa nello specifico, ovvero quando viene ceduto qualcosa di alto valore, specie morale, per beni materiali dal valore irrisorio, disprezzando, invece, l’importanza di ciò che vale davvero.

Restare stupiti
Restare stupiti, di sale – lalucedimaria.it

Si possono servire due padroni?

  1. Restare di sale

Anche qui torniamo all’Antico testamento. In un episodio accaduto alla moglie di Lot, salvata da due angeli, insieme a marito e a figlie, dalla distruzione di Sodoma e Gomorra.

Una sola condizione era stata a tutti posta, quella di non voltarsi indietro durante la fuga. Lot però, non rispettando il divieto, si volta a guardare la distruzione delle città, venendo così trasformato una statua di sale. (Genesi 19, 1-26).

Un detto che sta a significare di quando qualcuno rimane “di stucco” davanti a qualcosa di traumatico.

  1. Niente di nuovo sotto il sole

Il detto deriva dal libro del Qoelet e si riferisce ad una situazione che si ripete, sempre, con gli stessi meccanismi, quasi come fosse immutata nel tempo.

  1. Servire due padroni

Un’espressione che proviene dal Vangelo di Luca: Gesù spiega che occorre fare una scelta, decidere se servire Dio nella propria vita, oppure mettere al primo posto gli interessi economici del mondo.

Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza” (16, 13).

Mamma e bimbo felici
Gioia nel dare e nel ricevere – lalucedimaria.it

L’ultimo è un vero insegnamento

  1. Essere il beniamino

Un detto, questa volta, che fa riferimento ad una persona specifica, da cui riprende anche il nome. Beniamino era l’ultimo dei figli di Giacobbe, il più caro al padre. Per questo “essere il beniamino di qualcuno”, significa essere il suo protetto, il suo pupillo.

  1. C’è più gioia nel dare che nel ricevere

L’ultimo modo di dire, ed anche quello più comune, è un vero e proprio insegnamento di vita: “Vi ho sempre mostrato che è necessario lavorare per soccorrere i deboli, ricordandoci di quello che disse il Signore Gesù: ‘C’è più gioia nel dare che nel ricevere‘” (At 20,35). San Paolo spiega come tutto ciò sia possibile: c’è più gioia nell’amore che nell’egoismo.

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