Le discipline olistiche, siano esse orientali (Ayurvedica, Yoga, Reiki etc…) o occidentale (Pranoterapia, Omeopatia, Riflessologia e similia) hanno come obbiettivo quello di fare approfondire al praticante la percezione dell’energia vitale. Grazie a questa conoscenza approfondita dell’energia vitale è possibile, secondo queste teorie, purificare il proprio corpo da influenze negative che ne condizionano il funzionamento. Alcune di esse sarebbero addirittura funzionali alla guarigione dalle malattie. Se per quanto riguarda il rilassamento ed il conseguente benessere psico fisico ci sono risultati contrastanti e legati alla soggettività, per quanto riguarda la cura di malattie attraverso pratiche diverse dalla medicina tradizionale ci troviamo di fronte ad una pia illusione se non ad un vero e proprio inganno.
Nel corso degli ultimi decenni ci siamo passati diverse volte, una pratica medica o spirituale diventa di moda e si sparge la voce che questa possa essere utile sostituto della medicina. In questo periodo lo scettro di cultura new age spetta alla Ayurvedica, una disciplina proveniente dall’India che pretende di donare vitalità, bellezza e benessere grazie al riequilibrio psicofisico del soggetto (qualcosa di molto simile all’equilibrio del Chi nella tradizione cinese). Non per caso la parola Ayurveda proviene dalla crasi delle due parole Ayur (vita) e veda (conoscenza). In tale cultura il medico è una specie di guru che promette di curare l’uomo nel corpo, nella mente e nello spirito. La teoria è che il corpo è influenzato dagli elementi acqua, fuoco, terra, aria (come nella tradizione cinese) a cui si aggiunge l’etere. Il controllo su questi elementi e sugli effetti che essi provocano al corpo funzionerebbe, secondo i maestri, a curare anche le malattie.
Come in tutti i casi di discipline olistiche e similari non esistono prove scientifiche a sostegno dell’ipotesi che una simile pratica possa guarire da una malattia. Per altro pare che il 20% dei medicinali ayurvedici prodotti negli USA contengano metalli pesanti come piombo e mercurio e sono pertanto dannosi per la salute.
Luca Scapatello
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