Papa Francesco ha scritto una nuova enciclica dal titolo “Dilexit nos”: il tema è quello dell’amore umano e divino del Sacro Cuore di Gesù.
Il 24 ottobre è stata resa pubblica la nuova enciclica di papa Francesco: si chiama Dilexit nos ed è la quarta scritta finora dal pontefice. Al centro è il tema dell’amore, umano e divino. Il sottotilo è esplicativo e specifica che si tratta di una “Lettera enciclica sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo“.
La pubblicazione di questo documento papale non arriva per caso. Si inserirsce infatti nel corso dell’anno delle celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù. Il riferimento è alle visioni di Santa Maria Margherita Alacoque del 1673.
Proprio in un preciso periodo storico come quello attuale, in cui manca la pace a causa di guerre devastanti e dilagano squilibri sociali il richiamo al Cuore del Signore è particolarmente significativo e pregnante.
La nuova enciclica del papa: “Dilexit nos” sul Sacro Cuore di Gesù
Lo scorso giugno, nell’annunciare l’arrivo di questa ultima enciclica papa Francesco aveva pubblicamente invitato a riflettere sugli aspetti “dell’amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore“.
Un mondo che sembra aver perso il cuore, e in grande parte è proprio così, non può che produrre una disumanizzazione evidente. La perdita della vera umanità per una società che avanza ad ampi passi nel transumanesimo.
Dilexit nos, ovvero “Ci ha amati“, è questo concetto, l’amore di Gesù per noi che deve arrivare a tutti. Papa Francesco con questo nuovo documento vuole invitare a riscoprire una devozione, quella al Sacro Cuore di Gesù, antica ma senza tempo, perchè il suo amore è infinito.
La riflessione del pontefice parte dall’osservazione della realtà attuale e si rivolge al Signore. “Davanti al Cuore di Cristo, chiedo al Signore di avere ancora una volta compassione di questa terra ferita, che Lui ha voluto abitare come uno di noi. Che riversi i tesori della sua luce e del suo amore, affinché il nostro mondo, che sopravvive tra le guerre, gli squilibri socioeconomici, il consumismo e l’uso anti umano della tecnologia, possa recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore”.
La soluzione è un cambiamento che può e deve avvenire, dentro il cuore dell’uomo partendo dal Cuore di Cristo.
L’enciclica Dilexit nos si compone di 5 capitoli costituiti da 220 paragrafi in totale. Oltre a santa Maria Margherita Alacoque il Santo Padre menziona anche altre figure che hanno avuto una grande devozione al Sacro Cuore o agli aspetti più legati all’amore divino. Cita infatti santa Teresa di Lisieux e santa Faustina Kowalska.
Il rilancio di una devozione importante più che mai
“Nell’era dell’intelligenza artificiale, non possiamo dimenticare che per salvare l’umano sono necessari la poesia e l’amore” riflette il papa e punta a rilanciare e rendere attuale una devozione nata in un altro periodo storico che ne richiedeva fortemente il bisogno.
L’enclica fa chiaramente riferimento alle apparizioni di Gesù a Santa Maria Margherita Alacoque a Paray-le-Monial, avvenute tra la fine di dicembre 1673 e il giugno 1675. Era l’epoca del giansenismo a cui era necessario mostrare l’effettiva vicinanza di Dio all’uomo e l’adorazione del Sacro Cuore di Gesù era la risposta giusta.
Lo è ancora oggi e papa Francesco nel documento formula una preghiera che racchiude riflessione e speranza. “Prego il Signore Gesù che dal suo Cuore santo scorrano per tutti noi fiumi di acqua viva per guarire le ferite che ci infliggiamo, per rafforzare la nostra capacità di amare e servire, per spingerci a imparare a camminare insieme verso un mondo giusto, solidale e fraterno. Il suo cuore aperto ci precede e ci aspetta senza condizioni, senza pretendere alcun requisito previo per poterci amare e per offrirci la sua amicizia: Egli ci ha amati per primo“.