Dio ci lascerà sempre liberi, perfino di sbagliare: in questo mistero d’amore è racchiusa la nostra vera felicita, e lo capiremo forse solo alla fine.
Quando tutto finirà, passati questo cielo e questa terra, dopo che Gesù sarà tornato a ristabilire per sempre il suo Regno d’amore, molto di ciò che ci è oscuro non lo sarà più.
Il Signore parla di pace
al suo popolo, e ai suoi fedeli
e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore. (Sal 84,9)
È caduta Babilònia, la grande.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Ap 18, 1-2.21-23; 19,1-3.9a
Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
ed è diventata covo di demòni,
rifugio di ogni spirito impuro,
rifugio di ogni uccello impuro
e rifugio di ogni bestia impura e orrenda».
Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una macina, e la gettò nel mare esclamando:
«Con questa violenza sarà distrutta
Babilonia, la grande città,
e nessuno più la troverà.
Il suono dei musicisti,
dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
non si udrà più in te;
ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
il rumore della macina
non si udrà più in te;
la luce della lampada
non brillerà più in te;
la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte».
Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio,
perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
Egli ha condannato la grande prostituta
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!».
Parola di Dio
R. Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. R.
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. R.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome. R.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione. R.
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,20-28
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore
I tempi dei pagani, dice Gesù, un giorno finiranno, e allora lui tornerà. Questo significa che il tempo del mondo scorrerà inesorabile fino a che Dio non abbia ristabilito sulla terra la fede e regni definitivamente l’amore. Perché questo avvenga, Gesù ci dice, saremo messi alla prova con varie avversità. Alla fine delle quali, nel giorno della sua ira, Egli tornerà a prenderci, ristabilendo un ordine che era andato perduto. Lì verremo giudicati e il suo Regno, già su questa terra, sarà rinnovato e Cielo e terra si incontreranno in un unico idillio di resurrezione: la Gerusalemme celeste.
Immaginando un Padre buono, può venir da pensare che, prima di questo, Dio ci lascerà fare come vorremo, e poi ad un certo punto, prima che ci allontaniamo definitivamente da Lui, Egli tornerà definitivamente a prenderci.
Prima di tutto questo Dio lascerà che la fede sia calpestata, ci lascerà sempre liberi, anche di sbagliare, in un mistero d’amore che forse solo un giorno potremo comprendere a fondo. Un mistero, questo, che cela la nostra possibilità di felicità solo dietro ad un’autentica libertà, che Dio un giorno ci donerà definitivamente.
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