Dio esiste davvero? La scienza non può più negarlo

Dalla Francia laicista e scientista, un ingegnere informatico e un imprenditore lanciano un messaggio controcorrente sull’esistenza di Dio. 

Scoppio del big bang
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Il libro di Michel-Yves Bolloré e di Olivier Bonnassies si intitola Dio. La scienza, le prove. L’alba di una rivoluzione ed è destinato a far discutere parecchio . Il volume è impostato come un’indagine che mette a disposizione del lettore una dozzina di dossier tematici indipendenti, per offrire un quadro il più possibile completo sull’argomento.

Scienziati in cammino

Diplomato all’École Polytecnique di Parigi e laureato in teologia all’Institute Catholique, Olivier Bonassies ha un background di studi scientifici, in cui si è innestata una profonda riflessione metafisica, che lo ha portato alla conversione intorno ai vent’anni. Dal suo percorso intellettuale è nato il video Démonstration de l’existence de Dieu et raison de croire chrétienne, che ha totalizzato 1,8 milioni di visualizzazioni.

Da parte sua, Michel-Yves Bolloré, docente all’Université Paris-Dauphine, afferma di essere stato il primo a vedere il video di Bonnassies e di averlo voluto contattare per esortarlo ad approfondire insieme la tematica. Il percorso intellettuale e spirituale di Bolloré è piuttosto simile a quello del suo “sparring partner” e, in qualche modo, complementare.

Da sinistra: Olivier Bonassies e Michel-Yves Bolloré

La fine che presuppone l’inizio

La tesi di Bonnassies e di Bolloré parte da un assunto storico: “Per quattro secoli“, scrivono, “da Copernico a Freud, passando per Galileo, Newton, Laplace e Darwin, la scienza è sembrata in grado di spiegare sempre più cose senza bisogno dell’ipotesi di Dio“.

Questa secolarizzazione intellettuale raggiunge il suo culmine con Marx e Freud, tuttavia, conosce una battuta d’arresto nel secolo scorso con la scoperta della termodinamica, che dimostra il cammino dell’universo verso l’implosione e la “morte termica. Ciò significa che, se c’è una fine, necessariamente debba esserci un inizio e, se c’è un’inizio, dovrà esserci necessariamente un essere superiore che segna tale inizio.

Un essere “esterno” all’universo

Se è vero che il tempo, lo spazio e la materia sono realtà imprescindibili e indissolubilmente legate e che queste tre realtà compongono l’universo, è inevitabile ammettere l’esistenza di una causa non spaziale, non temporale e non materiale che trascende tutto questo.

Questa intelligenza superiore ed “esterna”, oltre ad avere avuto il potere di creare tutto ciò che esiste, lo ha “regolato in modo che i quark e gli atomi potessero essere stabili con valori molto precisi (senza i quali non sarebbe possibile alcuna evoluzione complessa), che le stelle potessero bruciare per 10 miliardi di anni e che si potesse sviluppare la vita complessa“, sostengono Bonnassies e Bolloré.

Con questi importantissimi e semplicissimi risultati“, proseguono gli autori, “la scienza ci fornisce l’esatta definizione di ciò che tutte le filosofie e tutte le religioni classiche indicano come Dio, cioè un essere trascendente, esterno all’universo, che lo ha creato affinché un giorno potessero emergere la vita complessa e gli esseri umani“.

L’anomalia rappresentata da un falegname…

Fin qui, la discettazione sull’esistenza di Dio. E su Gesù Cristo, cosa pensano Bonnassies e Bolloré? “Un semplice falegname venuto da Nazareth, che ha parlato per tre anni e poi è morto, ha lasciato un segno nell’umanità come nessun altro e ha spaccato la storia in due, sostengono i due autori francesi, secondo i quali Gesù rappresenta una “anomalia” nella storia cheè molto difficile da spiegare in modo naturale“.

Tuttavia “la scoperta di cause soprannaturali necessarie è un altro modo per dimostrare che non è possibile che non ci sia altro che l’universo materiale“. Se da un lato, le più recenti conquiste scientifiche rafforzano la convinzione sull’esistenza di un Dio creatore, al tempo, stesso, Bonnassies e Bolloré arrivano a una conclusione: “Il materialismo è diventato una credenza irrazionale. Non è più sostenibile“.

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