In un modo o nell’altro, noi tutti ci sentiamo feriti. Siamo tutti nella stessa situazione. Perfino la folla festaiola ed allegra si sente ferita. Cercano di nascondere le loro angosce bevendo e scherzando – ma non riescono a liberarsene.
Chi è che viene ferito? I genitori di un figliolo od una figliola “prodiga”. Milioni di genitori sono stati profondamente feriti da un figlio che ha rigettato i loro consigli. Questi amorevoli genitori si addolorano per gli inganni e per la delinquenza di un ragazzo che una volta era tenero e dolce.
Le vittime di famiglie disunite sono ferite. Le mogli abbandonate che sono state rigettate dai propri mariti a causa di un’altra donna. I mariti che hanno perso l’amore delle loro mogli. I figlioli che hanno perso la loro sicurezza.
Altri soffrono per le infermità. Cancro, problemi di cuore e miriadi di altre malattie umane. Sentirsi dire da un medico: “Tu hai un cancro – potresti morire!” deve essere terrificante. Anche molti di coloro che stanno leggendo questo messaggio hanno avuto esperienze di dolore ed agonia.
Amori che si rompono. Un fidanzato o una fidanzata se ne va via, calpestando quella che era una volta una bella relazione. Quello che rimane è un cuore rotto, ferito.
E cosa dire dei disoccupati? Gli scoraggiati, i cui sogni si sono infranti? I segregati? I prigionieri? Gli omosessuali? Gli alcolizzati?
È vero! In un modo o nell’altro – noi siamo feriti. Ogni persona sulla terra porta con sé il suo fardello di dolore e ferite.
Il nostro amato Padre dice: “Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana, or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.” (1 Corinzi 10:13).
Il peggiore tipo di bestemmia è pensare che ci sia Dio dietro tutte le nostre ferite ed i nostri dolori. Che sia il Celeste Padre che vi sta correggendo. Che Dio pensi che voi abbiate bisogno ancora di uno o due colpi al cuore affinché siate pronti a ricevere le sue benedizioni. Non è così!
È vero che il Signore castiga chi Egli ama. Ma la Sua correzione è solo per un tempo e non è mirata a ferirci. Dio non è l’autore della confusione nella tua vita. Non lo sei neanche tu. È il fallimento umano. È il nemico che semina gramigna nel campo che ti sforzi di coltivare. È l’inganno in qualcun altro vicino a te che ha perso la fede in Dio. Il nemico cerca di ferirci attraverso altri esseri umani, proprio come cercò di ferire Giobbe attraverso una moglie incredula. Il tuo Padre Celeste veglia su di te instancabilmente. Ogni movimento viene sorvegliato. Ogni lacrima serbata. Egli si identifica con ogni tuo dolore. E Lui sa quando sei stato abbastanza messo a repentaglio del nemico. Egli interviene e dice: “è abbastanza!” quando le ferite ed i dolori non ti permettono di stare vicino al Signore – quando essi cominciano ad abbassare il livello della tua vita spirituale – Dio si manifesta. Egli non permette che un Suo fedele figliolo sia abbattuto da troppo dolore ed agonia nella sua anima. Quando le ferite cominciano a lavorare contro di te – quando cominciano a ritardare la tua crescita – Dio agisce e ti da sollievo dalla battaglia per un po’. Egli non permetterà mai che tu anneghi nelle tue stesse lacrime. Egli non permetterà che il dolore danneggi la tua mente. Egli ha promesso di arrivare, giusto in tempo, per spazzare via le tue lacrime e darti gioia al posto di cordoglio. La Parola di Dio afferma: “Il pianto può durare per una notte, ma al mattino erompe un grido di gioia.” (Salmi 30:5).
Quando ti senti ferito all’estremo,
vai nella tua cameretta segreta e dai
sfogo a tutta la tua amarezza
Gesù pianse, Pietro pianse – amaramente! Pietro portò con sé la ferita di aver rinnegato il Figlio di Dio. Vagò da solo per le montagne – piangendo di dolore. Queste lacrime amare compirono in lui un dolce miracolo. Egli tornò indietro per scrollare il regno di Satana.
Una donna che ebbe a subire una mastectomia, scrisse un libro intitolato: “Prima che tu pianga”. Recentemente ho parlato con un amico che era stato appena informato di essere un malato terminale di cancro. “La prima cosa che fai”, mi disse, “è piangere fino a che non hai più lacrime. Quindi cominci ad avvicinarti sempre più a Gesù, fino a riconoscere che le Sue braccia ti stanno stringendo forte”.
Gesù non toglie mai lo sguardo da un cuore addolorato. Egli dice: “o DIO tu non disprezzi il cuore rotto e contrito” (Salmi 51:17). Mai una volta senti il Signore che dice: “Controllati! Stai saldo e prendi la tua medicina! Stringi i denti ed asciuga le tue lacrime”. No! Gesù conserva ogni lacrima nei suoi eterni barili.
Ti senti ferito? Profondamente? Allora vai e piangi! E continua a piangere fino a che le lacrime smettono di uscire. Ma fai che esse escano a causa delle ferite solamente – e non dall’incredulità o dall’autocommiserazione.
Convinciti che sopravviverai – ne verrai
fuori – che, vivo o morto, tu appartieni
al Signore!
La vita continua. Saresti sorpreso di vedere quanto potresti sopportare con l’aiuto di Dio. La felicità convive con il dolore e le ferite. Anche se non del tutto. La vera felicità è imparare come vivere giorno per giorno, a dispetto di qualunque dispiacere e dolore. È imparare come gioire nel Signore, senza preoccuparsi di quanto sia avvenuto nel passato. Puoi sentirti rifiutato. Puoi sentirti abbandonato. La tua fede può essere vacillante. Puoi pensare di essere fuori da tutto. Il cordoglio, le lacrime, il dolore ed il vuoto ti potrebbero soffocare – ma Dio è ancora sul Suo trono. Egli è Dio! Tu non puoi dare aiuto a te stesso! Non puoi fermare il dolore e le ferite. Ma il nostro benedetto Signore viene a te e mette la Sua amorevole mano sotto di te e ti porta in alto a sedere nei luoghi celesti. Egli ti libererà dalla paura della morte. Egli ti rivelerà il Suo infinito amore per te.
Volgi lo sguardo in alto! Incoraggia te stesso nel Signore. Quando la nebbia ti circonda e non puoi vedere nulla al di fuori del tuo dilemma – adagiati nelle braccia di Gesù e credi semplicemente in Lui. egli ha già compiuto tutto! Egli vuole la tua fede – la tua fiducia. Lui vuole che tu gridi: “Gesù mi ama! Egli è con me! Egli non mi abbandona! Lui sta compiendo tutto proprio ora! Io non sarò abbattuto! Io non sarò sconfitto! Io non sarò una vittima di Satana! Non perderò la mia mente o la mia direzione! Dio è dalla mia parte! Io Lo amo – ed Egli mi ama!”.
In ultima analisi c’è solo la fede. E la fede rimane ferma: “Nessun’arma fabbricata contro di te avrà successo” (Isaia 54:17).
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