Eppure, se Dio perdona anche i nostri più gravi peccati e mancanze, ricoprendoci con la sua infinita misericordia, c’è un peccato, uno solo, che Lui non può perdonare.
Dio perdona tutti i nostri peccati se ci avviciniamo a lui con cuore sincero e pentito. Come il padre che accoglie a braccia aperte il Figliuol Prodigo pentito, così anche Lui fa nei nostri confronti.
Sembra impossibile, eppure è così. La magnanimità di Dio, la sua capacità di perdonare si ferma davanti ad un peccato che non può essere perdonato. Anche se è un controsenso, è così. E la “prova” l’abbiamo prendendo un passo del Vangelo di Marco (3, 20 – 30) dove ci è specificato di cosa si tratta.
Cerchiamo di capire il perché. All’inizio, restiamo tutti basiti perché è sì, un peccato gravissimo, bestemmiare contro una persona della Santissima Trinità, ma arrivare a dire che Dio non perdoni…eppure è così. La misericordia di Dio ha un limite allora?
Partiamo dal contesto del Vangelo. Gesù scacciava i demoni e liberava le persone che ne erano possedute. Molti lo lodavano e iniziavano a seguirlo, ma c’erano alcuni che, invece, come certe autorità ebraiche, non credevano in Lui e dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni”.
Allora Gesù li chiama in disparte e risponde loro: “Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.
In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna”.
Una similitudine molto semplice. Gesù chiaramente spiega che Satana non si scaccia con Satana stesso, cosa della quale lui era stato accusato. Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica così precisa questo passaggio del Vangelo: “La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna”.
Chiudersi e pensare che il nostro peccato sia più grande della misericordia di Dio stesso è un errore. Quando non crediamo che Dio può salvarci, stiamo chiudendo il nostro cuore allo Spirito Santo. Perciò, a questo punto e a questa nostra scelta, Dio non ci può salvare. Non è che Dio non può perdonarci, ma siamo noi non vogliamo essere perdonati.
Dio perdona ogni cosa, tranne una: quando siamo noi a non volere che lui ci perdoni.
Questo è il peccato ancora più grave: non credere nella misericordia di Dio.
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