In questo periodo così difficile a causa della pandemia, le Diocesi e le Caritas locali non si fermano. Aiutando i più bisognosi e tutti coloro che hanno perso il lavoro.
Le singole Diocesi hanno messo in campo una serie di iniziative in questo periodo d’Avvento. Un periodo in cui aiutare chi è in difficoltà e trovare una soluzione alle loro necessità.
La Chiesa, attraverso l’Ufficio Liturgico Nazionale, ha messo in campo, in questo periodo d’Avvento, oltre a un sussidio prettamente pastorale, anche una serie di iniziative per aiutare chi è in difficoltà a festeggiare e a rendere questo periodo di Natale meno duro e difficile.
“Due parole affiorano dal cuore in questo tempo particolarmente complesso: speranza e prossimità. Mentre le nostre parole restano incerte e mute, la Parola di Dio in questo tempo annuncia e celebra la speranza.
Il Padre, nel mistero dell’Incarnazione del Figlio, si rivela volto compassionevole dell’Amore e, fedele alla sua promessa, si fa prossimo all’umanità ferita, stanca e sofferente” – scrive, sul sito dell’Ufficio Liturgico Nazionale, Monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei.
La speranza: è questa ciò che deve muoverci a vivere il nostro impegno nel mondo con coraggio e con fiducia. Ed è proprio la speranza che, specialmente in questo periodo di festa costernato dal Covid, che le Diocesi e le Caritas locali sono scese in campo con iniziative a favore di chi è in difficoltà o svantaggiato.
Dalla Sardegna, alla Toscana, al Piemonte, alle Marche…tutte le Regioni d’Italia sono in prima linea per non far sentire nessuno solo ed escluso, specialmente a Natale.
A Torino, la Messa di Natale con l’arcivescovo riservata agli operatori e volontari delle quattro aree del sociale (Caritas, Lavoro, Migrantes e Salute) delle diocesi di Torino e di Susa.
A Carpi il Vicario della diocesi, Monsignor Gildo Manicardi, ha proposto a tutte le aziende del territorio di creare un breve momento di preghiera, per portare gli auguri di Natale, la vicinanza della Chiesa e un messaggio di speranza e di incoraggiamento in questo tempo complesso della pandemia.
A Sassari, invece, l’Arcivescovo Saba incontrerà tutti i sindaci della Diocesi per mettere in campo azioni ed iniziative per “abbattere i muri dell’isolamento e per costruire una nuova fraternità sociale”. Il tutto, all’insegna dell’aiuto reciproco, in particolare verso coloro che, a causa della pandemia, hanno perso il lavoro.
Il vescovo di San Benedetto del Tronto, Monsignor Bresciani, ha stanziato 200mila euro destinati soprattutto a persone con lavoro precario.
“La speranza cristiana ci invita a non guardare alla storia in maniera fatalistica. Le sue radici sono nel cuore stesso di Dio” – conclude Monsignor Russo. E questa speranza si sta sempre più radicando nel cuore e nelle menti di tanti operatori pastorali e sociali, perché davvero a Natale, nessuno venga lasciato solo.
Fonte: acistampa.com
ROSALIA GIGLIANO
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