Come riportato da tutti i quotidiani mondiali, la regista del film Disney ‘Frozen‘ (uno dei film di maggior successo della casa di produzione americana degli ultimi tempi), Jennifer Lee, si trova al lavoro sul seguito della pellicola e recentemente ha aperto alla possibilità che la sua protagonista Elsa, possa diventare un’icona del mondo LGBT. L’ipotesi è stata suggerita dai social, dove da tempo girano hashtag in favore dell’inclinazione omosessuale dell’eroina Disney, #Give Elsa a Girlfriend (date ad Elsa una fidanzata). Sollecitata su questo punto nel corso di un’intervista Jennifer Lee ha risposto in questo modo: “Elsa di Frozen ha le potenzialità per diventare un’icona gender”.
La prospettiva non è piaciuta alle associazioni cattoliche e a quelle pro vita, poiché il messaggio così veicolato potrebbe avere una risonanza incredibile a livello mondiale. Particolarmente contrario si è dimostrato il sito ‘Life Site News‘, il quale ha addirittura lanciato una petizione per chiedere alla Disney di non trasformare la principessa in un’icona del mondo LGBT. Nel testo della petizione, infatti, si legge: “I messaggi dei vostri film influenzano milioni di bambine in tutto il mondo. Vi esortiamo a proteggere l’innocenza delle bambine invece di introdurle al lesbismo e all’ideologia LGBT”. La preoccupazione, dunque, è che i film Disney sono rivolti ad un pubblico ancora non pienamente formato e che la visione di un’eroina gay possa turbare la loro crescita, pertanto viene chiesto ancora: “Per favore, trovate per Elsa a un principe, in Frozen 2, o lasciate che resti single. I genitori non vogliono questo tipo di lavaggio del cervello sui loro figli”.
Probabilmente la preoccupazione di associazioni e siti di matrice cattolica è eccessiva e se anche in Frozen 2 Elsa dovesse scegliere una compagna questo non influenzerà i bambini al punto da farli propendere per una scelta sessuale dissonante con quella tradizionale, ciò nonostante è lecito chiedersi se sia davvero il caso che i bambini affrontino simile tematiche in tenera età e attraverso un medium ludico come il cinema, piuttosto che farlo in età più adulta in sedi più opportune.
Luca Scapatello