Donare la propria vita per il prossimo. Questo è stato l’ultimo gesto di don Giuseppe.
Don Giuseppe Berardelli ha contratto il Coronavirus, ma ha deciso di donare il suo respiratore ad un ragazzo più giovane di lui.
Don Giuseppe Berardelli: l’ultimo gesto d’amore
Un ultimo gesto d’amore che ha salvato la vita di un ragazzo più giovane. Questo è stato don Giuseppe Berardelli.
Don Giuseppe era sacerdote a Casnigo da 14 anni, e aveva deciso di concludere lì la sua missione sacerdotale. Tutti s’aspettavano per “raggiunta età”, una specie di pensione se vogliamo così dire. Ed invece, lui ha stupito ancora, con quest’ultimo gesto d’amore prima di morire.
Il Coronavirus non l’ha fermato
Il territorio dove don Giuseppe operava è in provincia di Bergamo, cuore dell’epidemia da Coronavirus. Anche lui aveva contratto questo male. C’era qualcosa che non aveva perso, nonostante i suoi recenti problemi di salute: il suo sorriso, la sua disponibilità, il suo attivismo nel realizzare opere importanti e costose.
Un uomo cordiale, un sacerdote per bene, una persona che chiedeva il permesso per qualsiasi cosa. Come durante le veglie funebri, racconta chi l’ha conosciuto, “chiedeva se poteva restare a pregare con loro” perché aveva paura di infastidire. Ma don Giuseppe non dava mai fastidio, era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene.
Don Giuseppe: “Dono il mio respiratore”
Persino il suo ultimo gesto: “Mi commuove profondamente il fatto che l’arciprete di Casnigo, don Giuseppe Berardelli, a cui la comunità parrocchiale aveva comprato un respiratore, vi abbia rinunciato di sua volontà per destinarlo a qualcuno più giovane di lui” – sono state le parole di un operatore sanitario di Casnigo.
C’è chi lo ricorda per il suo sorriso, chi per il suo andare in giro con una vecchia moto. Aveva avuto problemi di salute, ma si era affidato a Dio ed aveva affrontato tutto sempre con la preghiera ed il sorriso.
Don Giuseppe: “Il mio arrivederci”
Il Coronavirus l’ha portato via, non prima però di aver fatto sentire un’ultima volta la sua voce e la sua fede, con la sua voglia di donare il suo respiratore a chi era più giovane di lui ed aveva più bisogno. Ha donato la sua vita per gli altri, per un altro che non conosceva.
Don Giuseppe non ha definitivamente salutato i suoi fedeli. “E’ solo un arrivederci”, come lo hanno salutato i suoi parrocchiani.
L’ultimo gesto d’amore per un’eterna vita di fede.
ROSALIA GIGLIANO
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