Il sacerdote è stato il fondatore della Ceis ed era un uomo molto stimato da Paolo VI e Giovanni Paolo II.
In queste ore è giunta la lieta notizia che don Mario Picchi diventerà ben presto beato. Il presidente della CeIS, associazione che si occupa di aiutare le persone affette da dipendenze, ha avanzato la richiesta di beatificazione al vicario del papa, il cardinale De Donatis, e questo ha risposto di essere disposto ad accoglierla. In realtà che il processo di beatificazione prima o poi sarebbe iniziato era nell’aria, da tempo infatti in ambienti clericali e non solo la figura di don Mario Picchi è avvolta da un alone di santità. Questo perché con le sue opere ha salvato o contribuito a salvare numerose vite.
Nato a Pavia il 4 agosto 1930, Mario Picchi comprese che la sua vita era da dedicare al Signore quando era ancora molto giovane. Nel 1957, a soli 27 anni, venne ordinato sacerdote a Tortona, ma non passò molto tempo prima che ne venisse richiesto il trasferimento a Roma. E’ il 1967 quando assume il ruolo di cappellano nella Pontificia Opera di Assistenza, passano solamente 4 anni prima che decida di assumersi l’incarico di aiutare uomini e donne affetti da dipendenze di ogni genere fondando il CeIS.
Il Centro Italiano di Solidarietà si espande in tutta Italia. Diventa un punto di riferimento per tutte quelle persone che hanno bisogno di aiuto per superare una dipendenza. Anche Don Mario Picchi cresce in considerazione da parte dei membri del clero e ottiene la stima dei papi Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Nel 1981 fonda la Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche (di cui rimane presidente fino al 1994). Un’istituzione che serve a coordinare i centri di aiuto e condivisione per tossicodipendenti. Le comunità per tossicodipendenti basate sulla filosofia del “Progetto Uomo” di don Picchi si estendono anche fuori dall’Italia. Sono 50 in totale quelle fondate dal sacerdote tra Spagna e America.
Nel corso di oltre 30 anni di attività nella lotta alla dipendenza, don Mario Picchi ha aiutato migliaia di persone, mostrandosi sempre disponibile ad accoglierle e supportarle qualunque fosse la sua razza, religione o sesso. Nel 2010 si è spento (aveva 80 anni) e da allora ha ricevuto riconoscimenti e stima da parte del papa emerito Benedetto XVI e di Papa Francesco, il quale ha voluto visitare di persona il CeIS nel 2016.
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Luca Scapatello
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