Per sapere di più su chi è don Minutella?
Cosa si dice di don Minutella attualmente?
Per chi non lo conoscesse ancora, don Minutella è un sacerdote (che operava nella parrocchia di Romagnolo, in provincia di Palermo) molto discusso, per aver chiesto spiegazioni al Santo Padre, in merito ad alcune affermazioni sul documento Amoris Laetitia.
Certo, non è stato il solo, né il primo, ma don Minutella continua a sferrare attacchi mediatici, nei confronti del Pontificato e questo gli ha procurato un annuncio di scomunica.
Andiamo un po’ a ritroso nel tempo. Durante una trasmissione televisiva, di qualche anno fa (era il 2015), don Minutella veniva presentato già come un veggente, un sacerdote che vedeva (e vede) la Madonna e afferma: “Non parla per me o solo a me, ma attraverso di me parla, rivolgendosi a tutti”.
I messaggi che la Vergine affida a don Minutella sono definite locuzioni divine. In una di queste, gli avrebbe indicato un punto dove scavare, per trovare dell’acqua miracolosa, proprio nel centro della Piccola Nazareth, luogo in cui, attualmente, svolge la sua missione.
Li si può leggere, su un’insegna: “Siamo stati creati per lodare il Signore, per essere lode della sua gloria! Don Alessandrro Maria Minutella. Il 17 Agosto 2015, alle ore 15,55, è sgorgata l’acqua della sorgente di Piccola Nazareth! Avanti con Maria!”.
La gente è accorsa sin da subito alla fonte, anche da altre regioni, per fare scorta di quell’acqua, che, però, sgorgava (e sgorga) da un tubo di gomma, forse perché già incanalata -dicono alcuni testimoni.
Altri sono pronti ad affermare che, l’acqua di quella fonte, avrebbe poteri terapeutici, di guarigione, di esorcismo e che ne basterebbe una goccia, per avere effetti miracolosi, in quanto benedetta direttamente dalla Vergine.
Nella trasmissione del 2015, gli intervenuti non furono molto comprensivi e magnanimi con don Minutella; lo definirono addirittura un soggetto passivo-aggressivo, che esprimeva la sua rabbia, principalmente, nei confronti del Papa; lo accusarono di voler solo apparire, usando le visioni della Madonna come pretesto per dire ciò che vuole e attirare a se fedeli timorosi e abbindolabili; lo ritennero capace di ingannare le persone, in cerca del sovrannaturale, dei segni di Dio sulla terra.
Dissero anche che la chiesa avrebbe dovuto essere molto più severa con lui e con molte altre persone, che si improvvisano messaggeri di Dio.
E gli articoli, come i comunicati, in cui don Minutella viene considerato un eretico, si sono moltiplicati a dismisura, partendo dalla definizione del concetto di locuzione divina, poiché, le sue, sono ritenute da molti, semplicemente, false.
La locuzione divina, in effetti, è una forma di dialogo interiore, che qualcuno avverte provenire dall’alto e che si traduce, poi, in un messaggio comprensibile e trasmissibile dal soggetto stesso che le riceve.
Don Minutella le esprime cambiando voce, a seconda che siano della Madonna o di altri Santi, come Padre Pio, e questo, a tanti religiosi, sa di manipolazione.
Secondo la chiesa, le locuzioni si manifesterebbero in altro modo, spesso attraverso la scrittura e, in ogni caso, nessuno si ricorda di persone a cui le locuzioni venivano date con la voce dell’interlocutore divino.
Qualcuno associa, addirittura, il modo di esprimersi di don Minutella a delle possessione demoniache, in cui, effettivamente, la voce si muta, a seconda dello spirito che si impossessa della persona.
Al momento, don Minutella si è rifiutato di dichiarare un atto pubblico di fedeltà a Papa Francesco. E questo lo pone in una situazione molto delicata, nei confronti della chiesa, aggravata dai molti video, che lui stesso mette in web e che documentano il suo operato e dichiarano di essere contro “l’impostura della falsa Chiesa”, come lui definisce le azioni di Papa Francesco.
Il suo Vescovo, Monsignor Corrado Lorefice, gli ha proibito di celebrare Messa, ma c’è da dire che i suoi interventi erano seguitissimi e in molti sostengono, tutt’ora, le sue opinioni.
Ecco una delle sue dichiarazioni: “In seguito al mio ricorso presentato alla Congregazione per il clero in Vaticano, dopo avere inviato una lettera al mio Vescovo il 21 Settembre, in cui tornavo a professare tutte e singole le verità della fede cattolica, compresa il mio ossequio dell’intelletto e della volontà al romano Pontefice, il prefetto della Congregazione mi ha notificato che il ricorso veniva sospeso, fino all’8 Dicembre e intanto io avrei dovuto fare un attestato pubblico di fedeltà sui network a Papa Francesco”.
Siccome questo non è avvenuto, perché don Minutella non lo ritiene necessario, né opportuno, il Vescovo Corrado Lorefice gli ha annunciato la possibile scomunica (in realtà una doppia scomunica).
“Non solo non faccio questo atto ipocrita, sarebbe sudditanza supina, ma adesso mi rivolgo al Papa e chiedo a lui cosa ne pensa della comunione ai divorziati sposati. Una confusione di cui è lui il primo responsabile”, ecco parte della sua risposta.
Don Minutella ora è un ex parroco, che sta rifiutando di netto le disposizioni della chiesa.
Ha una propria posizione e non intende rinnegarla.
Gli è stato comandato anche di non esporsi più in web, ma lui sembra essere convinto che nessuno possa impedirgli di ritenersi un buon cristiano: “Questo è un vero e proprio ricatto, solo perché non ho ribadito il nome del Papa. Dietro c’è qualche altra cosa”.
Antonella Sanicanti
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