Dai campi da calcio alla completa dedizione ai poveri: è la storia di don Pedro Opeka, un uomo che accolto Dio nella sua vita.
Pedro Opeka, nato a San Martin, in Argentina, è un giovane calciatore, quasi professionista, nel momento in cui Dio lo ha chiamato e lui ha risposto: “Eccomi”. Pedro è figlio di genitori sloveni, fuggiti dalla guerra e aveva come sogno quello di fare il calciatore. Ci stava anche riuscendo, dimostrando grandi doti tecniche con il pallone, ma la vera svolta nella sua vita è arrivata quando ha accolto Dio nella sua vita. La bellissima storia di don Pedro, riportata dalla testata “San Francesco Patrono d’Italia”, parla di un cambio di rotta e di un cambio di prospettive, che possono arricchire la vita, offrendola ai poveri.
Don Pedro Opeka, una vita dedicata ai poveri
Nel momento in cui Dio lo ha chiamato, Pedro ha risposto: “Eccomi”. Se è pur vero, come riporta “San Francesco patrono d’Italia”, che don Pedro, dopo aver preso i voti, avrebbe voluto diventare un calciatore-prete (d’altronde l’amore per il football non si è spento), egli ha deciso di fare della sua vita una vera e propria missione. Don Pedro ha scelto i poveri, gli ultimi. Ed è per questo che ha lasciato l’Argentina per recarsi in Madagascar, al fianco dei più poveri.
La missione
Don Pedro è arrivato in Madagascar negli anni Settanta, mettendosi fin da subito al fianco dei lavoratori nelle risaie. Dopo aver raggiunto la capitale, si è recato nei “luoghi degli ultimi”, ovvero la cava di La Carriere, dove uomini, donne e bambini lavorano giorno e notte e in quella che viene chiamata Andralanitra, la più grande discarica del Paese. Proprio in questo luogo, i più poveri vanno a cercare cibo, nel bel mezzo dei rifiuti.
Il progetto di solidarietà
Don Pedro ha scelto di raggiungere quei luoghi per portare solidarietà, sostegno e speranza. Anche per lui quell’immagine è forte, così forte che “rimarrà per sempre nella mente”. Ma don Pedro è un campione, lo è sempre stato e, come ogni campione, accetta le sfide, anche le più difficili, per trasformarle in vittorie. Questa volta, però la vittoria della sua squadra non sarà dentro un campo di calcio, ma sarà condivisa con i suoi “fratelli”. La vittoria di don Pedro è proprio quella di portare sorrisi nei volti dei più poveri, dei più bisognosi.
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Fabio Amicosante
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