Era il 25 maggio del 2013 quando Don Pino Puglisi veniva proclamato Beato, davanti ad una folla immensa radunata al Foro Italico di Palermo.
Il parroco, eroe del quartiere Brancaccio di Palermo, veniva ucciso dalla mafia 27 anni fa. Il suo coraggio, la sua forza, la sua preghiera gli hanno aperto le porte del Paradiso.
La Chiesa di Palermo e l’Italia intera ricordano, oggi e sempre, Don Pino Puglisi, il sacerdote eroe, nell’anniversario della sua Beatificazione. Don Pino è stato ucciso per mano della mafia: “Grazie al suo esempio, ora credo che il quartiere Brancaccio sia sulla strada giusta per cambiare” – disse il sindaco di Palermo, Orlando, lo scorso 15 settembre, nella giornata durante la quale si ricordava la morte del sacerdote.
“Don Pino ci ricorda che occorre condannare il male, ma anche avere cura dei malvagi. Ed è stato proprio il suo sorriso ai malvagi che lo hanno ucciso: era la sua condanna del male, ma al tempo stesso comprensione affinchè le cose potessero cambiare. Con il suo esempio, credo che oggi Brancaccio stia cambiando” – ha continuato il sindaco, in occasione della fiaccolata ricordo, celebrata a settembre.
Il 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti a una folla di circa centomila fedeli, Don Pino è stato proclamato beato. La celebrazione fu presieduta dall’allora Arcivescovo di Palermo, Cardinale Paolo Romeo, mentre a leggere la lettera apostolica con cui si è compiuto il rito della Beatificazione fu il Cardinale Salvatore De Giorgi, delegato da Papa Francesco.
Le parole di Papa Francesco, nell’omelia del 26 maggio 2013, il giorno dopo la Beatificazione di Don Pino Puglisi, sono state il perno principale dell’intera devozione, viva ancora oggi, nei confronti del sacerdote: “Don Puglisi è stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto”.
Don Pino nacque il 15 settembre 1937 a Brancaccio, quartiere periferico di Palermo. Nel 1953, a 16 anni, entrò nel Seminario arcivescovile di Palermo, e divenne sacerdote nel 1960. La sua attività pastorale è stata interamente incentrata al recupero dei giovani e dei bambini, per sottrarli alla manovalanza della mafia. Un progetto educativo, uno scopo di salvezza per le future generazioni che, a molti, non è piaciuto.
Il 15 settembre 1993, giorno del suo 56º compleanno, intorno alle 22:45 venne ucciso davanti al portone di casa. Qualcuno lo chiamò e lui si voltò, mentre qualcun altro gli scivolò alle spalle e gli esplose un colpo di pistola alla nuca. Una vera e propria esecuzione mafiosa.
Togliere di mezzo chi stava cercando di migliorare il quartiere, era la soluzione più facile e semplice da avere. Ma non avevano calcolato che Don Pino, sarebbe rimasto nel cuore di Palermo, del suo quartiere Brancaccio e dell’Italia intera per sempre.
Don Pino Puglisi è il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia.
ROSALIA GIGLIANO
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