Durante la Commemorazione dei fedeli defunti, don Renzo Lavatori, dopo la lettura del Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,37-40), ha spiegato ai fedeli, con grandi spunti di riflessione, la realtà del Purgatorio.
Il Sacerdote ha introdotto la sua omelia spiegando i tre stadi attraverso cui l’uomo trova la salvezza: lo stadio terreno, rappresentato dal nostro cammino sulla terra. Il secondo stadio è quello di coloro che, avendo vissuto il loro tempo sulla terra, non hanno pulito totalmente la loro coscienza e il loro animo da peccati veniali. Coloro invece, che sono vissuti sulla terra, totalmente immersi nell’amore di Dio, passano subito in Paradiso. Il tempo attraverso cui assumiamo questo atteggiamento di purificazione, è quello che chiamiamo il “Purgatorio”.
Il Purgatorio spiegato da don Renzo Lavatori
Il Sacerdote si è soffermato soprattutto sulla seconda categoria, coloro che hanno bisogno di una purificazione. Per essere pronti a contemplare e a vivere nella Santità di Dio, l’uomo non può essere ancora un misto di bene e male. Durante questo tempo avviene dunque la purificazione da questi peccati (veniali, non mortali, tiene a ricordare Lavatori). Ma quali sono questi peccati? Spiega il Sacerdote che sono tanti e dobbiamo riflettere su questo. Attaccamenti a noi stessi, egoismi, che impediscono una visione completa dell’amore di Dio, che è la felicità del Paradiso.
Le maschere che mettiamo davanti a Dio
Dobbiamo distaccarci da questi peccati, attraverso la purificazione, per permetterci di abbracciare totalmente Dio. Spesso mettiamo delle maschere davanti agli altri e davanti a Dio, maschere che non ci permettono di riconoscere i nostri peccati. In Purgatorio queste situazioni si purificano.
Le malattie e il Purgatorio
Don Renzo Lavatori ha poi aperto uno spunto di riflessione su coloro che, colpiti da sofferenza e malattia, desiderano morire, facendo anche un riferimento all’eutanasia. Spiega il Sacerdote come quelle malattie sono la purificazione anticipata su questa terra. Si tratta di un’anticipazione della purificazione che avviene in Purgatorio.
Dio è Purezza infinita
Durante l’omelia, è stata toccata anche la tematica della Purezza infinita di Dio. Don Lavatori ci fa capire come tutto ciò che è legato a menzogna, egoismo e cattiveria, deve essere bruciato. Anche se si tratta di un piccolo peccato di egoismo. Il defunto che sta in Purgatorio deve accettare questo sradicamento e bruciatura da questi legami a cui egli era attaccato. Ma proprio questa, spiega il Sacerdote, è la guarigione totale, la piena libertà.
Le preghiere
Un’altra tematica fondamentale, toccata dal Sacerdote, è la preghiera in suffragio dei defunti. Questo è considerato un gesto di carità meraviglioso. La Grazia di Dio va aiutata dalle nostre preghiere e suffragi. Questi consentono alle anime di affrettare il loro raggiungimento del Paradiso, dove loro ricambiano i nostri gesti d’amore con la loro intercessione.
Conclusioni
Se oggi giorno, molti defunti raggiungono la beatitudine in Cristo, è una gioia immensa che si riversa su di noi, con la loro intercessione. Don Renzo Lavatori ci invita a vivere questa comunione tra Cielo e Terra, tra noi pellegrini sulla terra e i Purganti, che una volta raggiunto il Paradiso, intercedono per noi.
Troviamo nel video allegato la versione integrale dell’omelia di Don Lavatori.
Fabio Amicosante
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