Chi è satana? Cosa fa e qual è il suo potere? Che posto gli compete? Queste alcune delle domande cui Don Renzo si propone di offrire una valida risposta.
Abbiamo incontrato Don Renzo Lavatori in occasione del lancio della ultima pubblicazione “Satana, l’angelo del male”.
Un libro che vuole mettere chiarezza ed ordine sul demonio, in un momento storico di piena confusione sul tema. Chi è satana? Cosa fa e qual è il suo potere? Che posto gli compete? Queste alcune delle domande cui il manoscritto si propone di offrire una risposta valida al lettore.
Come si parla di satana
LdM – Don Renzo, di satana oggi se ne parla molto. Ma come se ne parla?
DRL – Direi con confusione, con troppa esaltazione. Satana esiste, non va negato ma compreso dentro il mistero di Cristo.
LdM – Come ci aiuta questo libro?
DRL – Questo libro vuol far capire attraverso l’analisi di tutta una lunga documentazione qual è il ruolo e il posto in cui satana va collocato, senza esaltazione ne rifiuto. Comprenderne la figura ci aiuta paradossalmente a conoscere meglio le complessità di noi esseri umani.
LdM – Don Renzo lei tra le altre cose è un demonologo. Ci spiega in breve cosa fa un demonlogo?
DRL – Sicuramente non fa l’esorcista. Non potrei farlo perché sono debole per questo, io il demonio mi limito a studiarlo attraverso i documenti.
LdM – Mi scusi, che vuol dire che lei è debole?
DRL – Studiare e capire chi è satana è un conto. Affrontarlo è ben diverso. Bisogna avere non solo fede in Cristo ma anche forza fisica, aggressiva e potente per combatterlo.
LdM – E’ una vera lotta
DRL – Certamente, una lotta spirituale ma che impegna anche il fisico, la psiche. Un combattimento dove si avverano molte cose strane. Non dobbiamo però dare molto valore a questo, quanto al fatto che satana, purtroppo, può sempre insidiarci nelle forme che lui ritiene più opportune per noi.
Don Renzo: il demonio ha un modus operandi per ognuno di noi
LdM – Quindi satana ha un modus operandi ad hoc per ognuno di noi?
DRL – Certamente, perché lui conosce la nostra caratterialità, le nostre debolezze. Questo però solo se noi gliele mostriamo.
LdM – in che senso, se siamo noi a mostrargliele?
DRL – Per esempio, se sono un tipo goloso lui non lo sa. Ma se davanti a un dolce io mi ci avvento con avidità per mangiarlo, ecco che lui vede. Questa, per lui, è una porta aperta dove poter insinuare una tentazione.
LdM – Conosce i nostri pensieri?
DRL – No, Lui non conosce i nostri pensieri, solo Dio li conosce. Lui non può perché è una creatura. Però se li manifestiamo li recepisce. Per esempio, anche il parlare delle nostre cose un po’ particolari ad alta voce può essere pericoloso. Lui capisce come siamo fatti ed allora può introdursi in quelle porte che inevitabilmente gli lasciamo aperte.
LdM – Quindi possiamo definirlo, in una parola, un grande osservatore?
DRL – Un grosso osservatore infatti studiando la demonologia, ho studiato anche la psicologia umana. Evagrio Pontico, un padre della chiesa che combatteva il demonio, lo ha descritto molto bene. Sui vizi capitali ha fatto delle disquisizioni che oggi sono materia della psicanalisi anticipando, di fatto alcuni temi di oltre 1700 anni. Vedere com’è in profondità il cuore dell’uomo con le sue passioni, i suoi contorcimenti, le sue conflittualità. Il diavolo queste cose le conosce tutte. A questo punto, lo studio di satana, ci fa capire anche come siamo noi, i nostri punti più deboli, quelli più peccaminosi.
La Tentazione – i 5 effetti benefici
LdM – Don Renzo satana è il tentatore, ma cos’é la tentazione?
DRL – La tentazione è il primo modo in cui il demonio agisce contro di noi. Ma questa, presa alla luce di Cristo, non è negativa anzi, vincendola, ci si matura e se ne hanno ben 5 effetti benefici.
LdM – Effetti benefici?
DRL – Certamente. Il primo effetto è la consapevolezza della nostra debolezza, da soli non ce la possiamo fare. Il secondo è la preghiera. Compreso che da soli non ce la possiamo fare, ci affidiamo al Signore e quindi aumentiamo la nostra preghiera. Il Terzo è l’essere vigili verso le tentazioni. La nostra debolezza ci fa anche capire che questa tentazione va sempre vigilata attentamente. La tentazione ci può attaccare quando meno ce lo aspettiamo. Il quarto è l’offerta di una sofferenza.
In un certo modo quando vogliamo superare, vincere questa tentazione dobbiamo rinnegare noi stessi, dobbiamo combattere contro i nostri desideri, le nostre passioni, e questa è una sofferenza espiatrice che fa bene per la nostra purificazione interiore ed anche per le anime del purgatorio. Il quinto è la comprensione che la tentazione è un cammino di santificazione, se presa bene. Quindi la tentazione non è peccato. Accettare la tentazione è cadere nel peccato.
LdM – Quindi la tentazione può essere un trampolino verso la nostra salvezza?
DRL – Certamente. Come è avvenuto per i Santi, San Pio ha lottato tantissimo contro satana, anche San Francesco e San Benedetto. Il superare la tentazione diventa un motivo per crescere nella santità e ci mantiene contemporaneamente umili. Non possiamo mai pensare io sono santo perché questo diventerebbe orgoglio che è la tentazione più grossa.
Don Renzo: i 5 modi di agire del demonio
LdM – Don Renzo, nel descrivere la tentazione aveva detto che è il primo modo con cui satana agisce per attaccarci. Quindi ce ne sono altri?
DRL – Sono 5 i modi in cui il demonio agisce: il primo, il più usuale è appunto la tentazione, poi c’è la vessazione che colpisce il corpo. Ci fa cadere dalle scale, battere la testa, avere un incidente ecc. questa è un attacco satanico da non confondere con la possessione. Il terzo modo con cui satana agisce è l’ossessione. Questa attacca la psiche, ecco perché alcuni mali come depressione o ansia sono a volte ambigui e non solo legati alla sfera psichica ma anche spirituale.
Il quarto modo è l’infestazione che riguarda i luoghi. Questa molto spesso viene sottovalutata. Una credenza che cade senza motivo o una porta che si spalanca senza presenza di vento possono essere un sintomo di infestazione. Ecco perché per tradizione a Pasqua si fa la benedizione delle case. Infine c’è la possessione diabolica. Per comprendere che ci si trova in questa situazione, ci vuole un vero e profondo discernimento. Padre Amorth ripeteva che non tutti coloro che dicono di essere posseduti, o compiono gesti da posseduti lo sono realmente. Ricordiamoci che il demonio inganna e che spesso noi siamo egocentrici.
Un identikit dettagliato e ben documentato per conoscere chi è il nostro nemico. Un manuale dove si vuol fare chiarezza per trovare il giusto atteggiamento da tenere per non cadere vittime della tentazione. Negarne l’esistenza del maligno significa rimanere nell’ignoranza, facili prede del dragone. Conoscere i limiti del demonio ci aiuta nel nostro combattimento e soprattutto a non cadere facilmente nelle sue tentazioni. un valido supporto per resiste a satana, l’angelo del male.
Cristiano Sabatini
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