Il lockdown sembra pian piano diventare un ricordo. Cosa ci deve lasciare questa esperienza, di cosa far tesoro? Don Renzo Lavatori ci offre la sua riflessione.
“In questo tempo ci siamo dovuti rendere conto che siamo impotenti se non ci aggrappiamo a Dio”.
Con questa frase Don Renzo, durante l’intervista di presentazione del suo ultimo libro ha risposto ad una domanda che molti ci hanno rivolto.
Don Renzo: nella Pandemia un tempo di grazia
L.d.M. – La Madonna nei messaggi di Medjugorje usa spesso una frase: in questo tempo di grazia. Come spieghiamo che anche in questo momento, con quello che sta accadendo, stiamo vivendo un tempo di grazia?
D.R.L. – Ci sono tre ragioni fondamentali la prima è questa: la sofferenza, come lei dice spesso, sofferta, vissuta per amore di Gesù diventa fioritura di vita non di morte. In questo tempo ci siamo dovuti rendere conto che siamo impotenti se non ci aggrappiamo a Dio.
Se corrispondiamo al suo invito però questo dovrebbe essere un tempo di ritorno a Dio il nostro creatore e Salvatore. Noi abbiamo voluto fare un mondo senza Dio e allora non ce la facciamo. La pandemia ci ha fatto capire, a livello globale, che se ci allontaniamo da Dio la fine è questa, se invece recuperiamo il senso di Dio lui ci libera.
Crescere nella preghiera
L.d.M. – Come possiamo non farci allontanare da Dio dalle difficoltà del mondo?
D.R.L. – Bisogna crescere nella preghiera. È La seconda motivazione. C’è una barzelletta infatti che gira su questa pandemia che dice che il diavolo va da Dio Padre e gli dice: “Hai visto? Ce l’ho fatta a chiudere tutte le chiese” E Dio Padre risponde: “bravo. Ma hai visto che tutte le case sono diventate chiese?”
È in questo senso che questo è un tempo di grazia. Perché tutte le persone, anche quelle che sembravano incredule hanno pregato, anche inconsciamente; soprattutto molte famiglie hanno cominciato a dire il Rosario. La casa così è diventata una piccola chiesa come esortato nel Vaticano secondo. questa pandemia è stata ed è un tempo di preghiera e la preghiera è salvezza.
Vigilate oltre che pregare e attendete l’intervento di Dio
L.d.M. – Qual è la terza ragione?
D.R.L. – La preparazione a questi famosi segreti di Medjugorje di cui si parla tanto. Vigilate oltre che pregare e attendete l’intervento di Dio. Non siate ciechi tutti riversati sulla terra guardate anche il cielo. Questa è la divina pedagogia di Maria. Lei è una madre, è una maestra e insieme una regina potente. Ecco perché i suoi messaggi sono dolcissimi e tenerissimi perché ci vuole bene però, ricordiamolo è maestra e ci educa.
L.d.M. – Come ci educa?
D.R.L. – Non è una Mamma sdolcinata che accontenta i figli, quando serve lo scappellotto, molto delicatamente, ce lo da. Maria è la madre, la maestra e la pedagoga che ci aiuta in un cammino costante di perseveranza ma sereno e bello per raggiungere la vita eterna infatti in più di un messaggio lei dice vi voglio tutti con me in paradiso lei è là che ci attende.
Le parole di Don Renzo ci hanno dato una chiara interpretazione di ciò che la Madonna desidera fare con ognuno di noi. Tutto è grazia se guardato attraverso gli occhi di Dio. Questo noi cristiani dovremmo averlo ben chiaro ma spesso lo dimentichiamo. Ecco dunque che in nostro aiuto arriva la Vergine Maria. Per comprenderne al meglio la pedagogia dei suoi messaggi a Medjugorje, Lavatori ha da poco pubblicato il suo primo lavoro dedicato alla nostra Mamma Celeste.
In Medjugorje. Il cantico dell’Amore lo stimato teologo ha voluto offrire la sua chiave di lettura ad ognuno dei messaggi mariani degli ultimi 5 anni. Un vademecum unico che, come un liquore, va sorseggiato non tutto d’un fiato ma una pagina per volta per assaporarne tutte le sue sfumature. Un vero accompagnamento nel cammino del Pellegrino cristiano verso il paradiso.
Cristiano Sabatini
©Riproduzione riservata
>>> Medjugorje. Il cantico dell’Amore di Don Renzo Lavatori è in vendita su Amazon.it
