Donald Trump esprime pubblicamente attraverso il suo profilo social la devozione a San Michele Arcangelo nel giorno della sua festa.
L’ex presidente degli Stati Uniti e candidato alla prossima presidenza, Donald Trump non ha mai nascosto la sua fede cattolica. Continua a manifestarla chiaramente così come si evince dall’ultimo post che ha pubblicato sui social.
Mentre l’America è in fermento per la corsa alla presidenza e la campagna elettorale è nel pieno, Donald Trump non perde occasione per esprimere la fede che professa. E così dai suoi profili social ufficiali, nel giorno della festa del grande Arcangelo Michele, principale protettore nella lotta contro il maligno, come insegna la Chiesa, lui lo invoca apertamente.
A chiare lettere, con una classica immagine che raffigura San Michele Arcangelo con la spada in mano, in atto di combattimento per sconfiggere il demonio, l’account di Trump ha pubblicato la preghiera che si rivolge a questo angelo guerriero.
Il 29 settembre ricorre la memoria liturgica dei Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele. Sul profilo ufficiale del presidente Trump si è voluto rendere omaggio in particolare all’Arcangelo Michele, colui che è considerato il maggior combattente contro le azioni del diavolo, con la preghiera tradizionale.
“San Michele Arcangelo difendici in battaglia. Sii la nostra difesa contro la malvagità e le insidie del diavolo. Dio lo rimproveri, noi umilmente preghiamo, e tu, o Principe degli eserciti celesti, con il potere di Dio, getta nell’inferno Satana, e tutti gli spiriti maligni, che si aggirano per il mondo cercando la rovina delle anime. Amen.”
È questo, senza nessun altra didascalia, che è emerso dal profilo di Trump. Non è la prima volta che il Tycoon senza alcun timore, ma anzi con una certa fierezza, manifesta in pubblico la sua fede.
Nel corso degli anni sono molte le espressioni in cui ha nominato chiaramente Dio e si è lanciato anche in discorsi in cui apertamente ha dichiarato il suo auspicio affinché il Signore ritorni al centro della vita degli americani.
Solo pochi mesi fa Donald Trump ha tenuto un discorso in cui ha affermato che per un futuro migliore per gli Stati Uniti è importante un ritorno a Dio. “La religione e il cristianesimo sono le cose più grandi che mancano a questo Paese, e credo davvero che dobbiamo riportarli indietro in fretta“, ha detto all’inizio di quest’anno in corso.
Ha aggiunto che “tutti gli americani devono avere una Bibbia in casa“. Ha rivelato che la Sacra Scrittura è il suo libro preferito. “Alla fine non risponderemo ai burocrati di Washington, ma a Dio in cielo” ha affermato.
Le sue parole sono molto chiare nonostante il mondo pro life americano sia rimasto deluso dalle sue recenti dichiarazioni d lasciare ai singoli Stati la decisione circa le leggi sull’aborto. Ci si aspettava una presa di posizione netta, come il popolo pro life, che pure lo sostiene, avrebbe desiderato.
Ma nel panorama politico statunitense, la minaccia rappresentata dalla concorrente alla presidenza, Kamala Harris e dal partito democratico che sostiene l’aborto perfino fino al nono mese di gravidanza oltre a tutte le tesi anti-umane promosse lo rende il candidato favorito da tutti coloro a cui sta a cuore la difesa della vita, peraltro uno dei temi caldi della campagna elettorale in corso.
Anche dopo il recente attentato subito durante un comizio, Donald Trump non ha esitato a ringraziare Dio di averlo salvato.
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