Una donna coperta col burka minacciava di farsi saltare in aria, così la stazione di Lione Par-Dieu è stata evacuata. La donna gridava “Allah Akbar”.
Torna quindi l’incubo terrorista a Parigi. Dopo alcuni allarmi lanciati nei giorni scorsi, di nuovo si ripresenta il rischio di un duro attentato in pieno centro. In questi momenti sono infatti in corso controlli e accertamenti da parte della polizia e degli artificieri francesi.
La stazione ferroviaria Part-Dieu è stata evacuata nel primo pomeriggio, e anche il traffico ferroviario è stato totalmente interrotto finché la donna non è stata fermata dai reparti antiterrorismo. Per fortuna, non è stato ritrovato alcun esplosivo. Tuttavia bisognerà ancora attendere l’esito delle verifiche effettuate sul campo da artificieri e squadre cinofile, che sono ancora in corso.
Erano le 14.27 quando è scattato l’allarme bomba. La donna aveva con sé diverse borse che sono state giudicate subito sospette. In quel momento ha cominciato a minacciare di fronte a tutti che si sarebbe fatta saltare in aria.
Circa mezz’ora dopo, alle 15, è intervenuta la Brigata anticriminalità Raid e l’unità degli artificieri. Per sicurezza, la polizia ha subito isolato la donna su un binario. Tuttavia, quelli che si sono verificati sono stati minuti di vero e proprio panico. Da giorni infatti in Francia la paura per nuovi attentati terroristici è tornata a farsi viva.
La brutale decapitazione avvenuta nei giorni scorsi, di un insegnante francese che aveva mostrato in classe ai propri alunni le caricature di Maometto, proprio per parlare del tema della libertà di espressione, è stato un campanello d’allarme violento. Che ha gettato tutti in un brusco risveglio, dopo che si credeva ormai in qualche modo lasciato alle spalle il periodo del terrorismo.
“Già da alcuni giorni in Francia c’è massima allerta per eventuali attentati“, è quanto affermano all’agenzia italiana Ansa fonti della sicurezza parigina. Quello che su teme più di tutti è che in questi giorni possano essere finiti nel mirino dei terroristi luoghi molto sensibili e in cui passano molte persone, nonostante la crisi del Coronavirus, come ad esempio “gli aeroporti e le istituzioni francesi”.
Si dice che violenti attacchi di “commando stile militare”, come quelli congiunti avvenuti ad esempio nello scorso 2015, siano violenti oggi da riproporre. Tuttavia potrebbero esserci nuove modalità di manifestazione della cieca violenza fondamentalista, che in questo caso arriverebbe a segnare un contesto, come quello francese, già duramente provato dalla pandemia, con la quale sta facendo i conti in queste settimane.
Il Governo francese infatti avrebbe adottato nelle ultime settimane il “pugno di ferro” contro ambienti islamisti, tra cui varie moschee ed altre associazioni tacciate di favorire gli integralisti.
Per questa ragione ora si teme una recrudescenza delle violenze in risposta al presidente Macron.
Giovanni Bernardi
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