Donna posseduta: Nessun esorcista riusciva a liberarla intervenne Giovanni Paolo II

 

Jelena Vasilj non fa parte del gruppo di sei veggenti scelti dalla Madonna per avere le visioni, ma nel corso degli anni molti dei messaggi da lei riferiti hanno preso senso e dimostrato come anche lei abbia un contatto reale con la Madonna.

 

I messaggi che Jelena riceve sono spesso rivolti alla lotta contro il demonio, il primo risale al 1982 ed era riferito al Santo Padre (allora Giovanni Paolo II), in questo la Madonna le diceva: “Prega, prega, prega! Non scoraggiarti, ma sii sereno, perché Dio ti offre la grazia di sconfiggere Satana”.

 

Solo dieci anni più tardi tramite il diario dell’Arcivescovo Jaques Martin si venne a sapere che quel messaggio era veritiero: il Papa in quei giorni ricevette un indemoniata, era un caso difficile e i normali esorcismi non avevano avuto effetto, così, Giovanni Paolo II provò anche lui ad effettuare i riti classici, ma senza avere risultato. Scoraggiato provò con un ultimo tentativo e disse all’indemoniata: “Domani celebrerò una Messa per te!”, improvvisamente la ragazza (aveva 22 anni  a quel tempo) smise di urlare e di contorcersi e si scuso con il Papa. Ulteriore testimonianza di quell’incredibile evento fu data da Padre Balduino (il quale aveva seguito il caso della donna sin dai primi istanti e l’aveva portata dal Papa in un ultimo, disperato tentativo) e da Padre Amorth, il quale aggiunse che molti altri esorcismi furono effettuati da Papa Giovanni Paolo II.

 

Ma torniamo a Jelena, nel ’84 davanti ad uno psicologo venuto a testimoniare che la sua non fosse una farsa ben ordita, si mise a recitare il Padre Nostro, per un momento si interruppe, i presenti la chiamavano, ma lei non rispondeva, dopo qualche minuto ha ripreso a pregare come nulla fosse accaduto. In seguito ha spiegato ai presenti che mentre pregava una voce profonda ed oscura le aveva detto di smettere, per un istante si dimenticò le parole della preghiera, poi, chiesto l’intervento della Madonna: “Madre mia aiutami!”, il vuoto prima percepito è scomparso ed ha potuto continuare.

 

Non è un segreto che il demonio provi fastidio per le persone che dimostrano particolare fede e su di loro prova ad agire con ogni mezzo pur di far perdere a Dio uno dei suoi più fedeli alleati. Nel corso degli anni Jelena ha spiegato come sia molto difficile resistere al demonio, esso non smette mai di cercare un varco nella fede, e come l’unico modo di resistere sia quello di pregare con continuità.

 

Se la preghiera è l’unico modo di allontanare il demonio è chiaro come un luogo spiritualmente attivo come Medjugorje possa infastidire il Signore degli Inferi, più di una volta questo ha cercato di smitizzare il posto facendo credere che i veggenti sono dei bugiardi, “Se Medjugorje cadesse sarebbe un grande successo per Satana, visto che ha fatto e fa bene a molte persone”, ha detto Jelena in un intervista del 1985. In un’altra ha raccontato di un sogno in cui il demonio offriva a Gesù, Medjugorje come luogo per assoggettare la gente al suo volere e consegnargli di fatto il dominio di tutti i regni terreni, si trattava ovviamente di un inganno del demonio.

 

La lotta di Jelena Vasilj contro il demonio è giornaliera e sostenuta dalla fede, proprio per questo invita gli altri fedeli che sentono la presenza ingombrante del demonio a pregare con maggiore frequenza e ad andare a Messa, questa, infatti, secondo la veggente è lo strumento più forte a nostra disposizione per allontanare il male.

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