Donna posseduta racconta la sua scioccante esperienza

Forte e incisiva la testimonianza di una donna che racconta la sua esperienza di possessione demoniaca e conseguente liberazione per mezzo degli esorcismi.

donna disperata perchè posseduta
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Spesso siamo abituati ad immaginare i casi di possessione demoniaca e gli esorcismi che servono per la liberazione di chi vi è vittima con i tratti spettacolari dei film hollywoodiani. Ma in realtà c’è molta differenza e soprattutto, ciò che la cinematografia non spiega mai è il percorso di fede che la persona posseduta deve compiere per essere pienamente liberata.

Questo e molto altro è raccontato dal una donna di nome Terese Piccola, intervistata dal portale statunitense National Catholic Register. Si tratta di una donna, madre di 4 figli, che per lungo tempo ha sofferto per gli attacchi del demonio che era arrivata a possederla.

Grazie agli esorcisti, praticati da sacerdoti che con ordine vesvovile hanno ricevuto il mandato esorcistico, dopo ripetute sessioni di esorcismi è giunta ad una completa liberazione.

Liberata da una possessione demoniaca, una donna racconta la sua storia

Terese aveva ricevuto enormi ferite nell’infanzia e nell’adolescenza e quei grandi dolori la hanno portata ad avvicinarsi al mondo dell’occulto e ad aprire quindi le porte al male. Da bambina era stata abusata sessualmente all’età di 6-7 anni. Poi a 13 anni ha subito nuovamente violenza sessuale.

Pratiche occulte pratiche
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Nascondendo dentro di sè questi drammi è andata avanti lacerata dal male vissuto. A 17 anni ha commesso l’orribile peccato dell’aborto, aprendo con esso una grande porta al demonio. Subito dopo, racconta “sono diventata bulimica, sessualmente promiscua, depressa, ancora più ossessionata dall’occulto“.

Al mondo dell’occultismo si era già avvicinata con amici e le sorelle. Aveva partecipato a sedute spiritiche e usato la tavola Ouija dopo di cui si erano “verificati molti strani eventi: l’acqua si apriva e si chiudeva, passi sulle scale e mobili spostati mentre nessuno era in casa“.

Ha proseguito andando dai cartomanti, consultando i tarocchi e leggendo gli oroscopi,  pratiche esoteriche oggi considerate innocue e tanto diffuse. “Suppongo che non mi rendessi conto che fossero peccaminose e certamente non pensavo che fossero portali per il male” racconta.

Le manifestazioni del male e il percorso di fede

Nonostante si fosse avvicinata alla Chiesa con il matrimonio non aveva mai confessato questi peccati. Nascono 4 figli, lei intraprende l’attività di volontariato pro-life per espiare la colpa dell’aborto che sente dentro di sè.

corona del rosario
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Poi, quando i figli stanno crescendo il demonio si manifesta attaccando loro. Il figlio più piccolo ha iniziato ad avere terribili incubi al punto da portarla a consultare prima il parroco e poi su consiglio di questo, l’esorcista.

Finalmente arriva la verità: lei era il tramite delle oppressioni demoniache che subiva sua famiglia. Viveva uno stato di profonda inquietudine interiore. Tremava durante la messa, pur senza darlo troppo a vedere. Era necessario un intervento esorcistico.

Gli esorcismi sono durati per oltre 18 mesi con al cadenza di una volta a settimana. Un team costituito da uno psicologo clinico, laici assistenti che si preparavano prima con la preghiera e la partecipazione alla messa, era lì per sostenere l’esorcista.

Nel corso degli esorcismi le sofferenze erano tante. Terese si sentiva intrappolata nel suo corpo che era posseduto dagli spiriti dei demoni. Racconta: “All’inizio, ne ero spaventata, ma poi ho capito che non stava succedendo nulla che Dio non permettesse, quindi questo mi ha dato pace. Ho imparato a tenere nascosti i miei pensieri in modo da poter pregare Gesù, Maria e i santi durante le mie sessioni“.

Il suo stato di consapevolezza era altalenante, ma via via nel percorso di liberazione diventava sempre più grande. La sua voce cambiava, le sue forze non erano normali, “mi spingevo verso l’alto o la mia testa si muoveva avanti e indietro in modo aggressivo“, spiega.

La liberazione con la volontà di cambiare

La donna sottolinea che “la vera sfida della possessione era rifiutare tutte le cose che mi avevano separato da Dio“. La liberazione non avviene come appare nei film, come un’azione esclusiva della preghiera esorcistica.

donna che prega a mani giunte
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La liberazione avviene quando e se c’è la volontà di cambiare. La persona deve voler essere liberata“, sostiene Terese. “Ho dovuto collaborare con Gesù, lasciando che prendesse il controllo. È stato molto difficile. È un impegno quotidiano, a volte orario, non arrendersi, arrendersi, avere fiducia“.

La libertà umana non viene annullata, ma sempre esercitata e seppur con il sostegno dell’esorcista, la volontà della persona vittima di possessione deve essere espressa. I santi la hanno assistita. Ha visto san Michele Arcangelo e santa Gemma Galgani, che ha insistito per aiutarla. Poi anche san Padre Pio e san Giovanni Paolo II, il beato Jerzy Popieluszko, san Gabriele Possenti e sopra tutti la Vergine Maria.

Ha dovuto perdonare gli altri e se stessa per arrivare ad una completa liberazione facendo esperienza concreta dell’infinita misericordia di Dio. Conclude infatti ricordando che “leghiamo le mani di Dio attraverso il rifiuto della sua misericordia“.

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