A Napoli, il 19 settembre è un giorno sacro: il miracolo di San Gennaro è atteso dai fedeli della città, in preghiera sin dal mattino.
I fedeli e l’Arcivescovo Battaglia hanno atteso, insieme ai Vescovi Ausiliari e ai sacerdoti intervenuti, la liquefazione del sangue, avvenuta alle ore 10.01
Grande è stata l’attesa per il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, questa mattina, a Napoli. Per le norme anti Covid, un numero contingentato di fedeli è presente in Duomo sin dalle prime ore della mattina, per partecipare alla celebrazione delle Lodi e della Santa Messa, durante la quale si è pregato Dio Padre affinchè, per sua intercessione, San Gennaro potesse compiere il suo miracolo.
Alle ore 10.01, il sangue si è sciolto. L’annuncio è stato dato direttamente dall’Arcivescovo Metropolita, Monsignor Battaglia, dopo che la teca contenente le ampolle è stata prelevata dalla cappella del Tesoro di San Gennaro.
Non si tratta di una celebrazione della sola giornata di oggi. I festeggiamenti e le Sante Messe, anche se in modo molto più ristretto, causa la pandemia e l’emergenza Coronavirus, hanno comunque avuto inizio con i primi Vespri della solennità di San Gennaro già ieri, sabato 18 settembre.
In questa occasione, l’olio per la lampada votiva al Santo Martire è stato offerto dalla Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, retta da Monsignor Giuseppe Mazzafaro.
Quella di questa mattina è stata una celebrazione all’insegna del non assembramento, nel pieno rispetto delle norme anti – Covid. I fedeli presenti, per un massimo di 450 persone, non hanno dovuto prenotarsi come lo scorso anno, ma esser presenti in Cattedrale prima della celebrazione, per l’espletamento delle norme di ingresso.
Con la celebrazione di questa mattina, si è dato ufficialmente inizio alla giornata in onore di San Gennaro qui a Napoli. L’Arcivescovo Battaglia ha portato in processione le ampolle del sangue, verso l’altare maggiore e dove è avvenuto il prodigioso miracolo. Al termine della Celebrazione, prima della Benedizione conclusiva, l’Arcivescovo ha percorso la navata centrale, portandosi all’esterno della Cattedrale, per esporre ai fedeli e alla Città in segno di venerazione, le ampolle con il Sangue.
Un miracolo di buon auspicio e di protezione per la città di Napoli e per quella di Pozzuoli, dove lo stesso Gennaro fu martirizzato.
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ROSALIA GIGLIANO
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