È una delle reliquie meno conosciute ai fedeli, eppure è il segno del passaggio di Gesù su questa terra. Si conserva in Italia, ma pochi sanno dove. Osiamo definirla importante quanto la Sacra Sindone.
Una pietra, simbolo che Gesù ha camminato accanto a noi. Un segno indelebile della nostra fede che, però, anche pochi sacerdoti conoscono.
Impronte che si possono toccare, vedere, davanti alle quali porsi in preghiera perché sono segno vivente della presenza di Gesù in mezzo a noi. In pochi sanno dove queste importanti reliquie si trovino, forse neanche i sacerdoti. Eppure sono più vicine a noi di quanto immaginiamo.
Roma, la città eterna, dove c’è la sede Papale. Essa racchiude in se sia preziosi tesori di storia, quanto della cristianità. Qui i Santi Pietro e Paolo sono morti martiri, fino a qui hanno portato la Parola di Dio. E, proprio a Roma, c’è anche il segno di Gesù.
L’Italia ha anche questa reliquia che potremmo definire importante quanto la Sacra Sindone che si trova a Torino: una pietra dove sono impresse le impronte dei piedi di Gesù. Questa si trova in una teca all’interno della Basilica di San Sebastiano, mentre una sua fedele riproduzione è presente nella chiesa di Santa Maria in Palmis, chiesa che si trova tra via Appia e via Ardeatina.
Ma come mai questa pietra è lì presente? Cristo è passato in quelle zone? Vi è una storia molto particolare intorno a questa reliquia. Dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria in Palmis, si racconta che l’apostolo Pietro avrebbe incontrato Gesù. Il Signore camminava in senso opposto a Pietro, che era intento a fuggire da Roma, nel pieno della persecuzione di Nerone.
Pietro chiese a Gesù dove andasse (la celebre frase: “Quo Vadis Domine?”) e Gesù gli rispose: “Vado a Roma per farmi crocifiggere una seconda volta”. Una frase che colpì Pietro nell’animo ma che gli fece comprendere che il suo destino non era andare via, ma testimoniare il suo amore e la sua fede per Gesù, morendo lì martire.
Nel suo scomparire e andar via, si racconta che Gesù abbia lasciato le impronte dei suoi piedi su quella pietra dove si era fermato a parlare con Pietro.
Oggi quella pietra, di colore bianco, è visibile, come altrettanto visibili sono le orme dei piedi su di essa impresse. Precisiamo ancora che, quella conservata nella chiesa di Santa Maria in Palmis è una riproduzione, posta proprio nel luogo in cui avvenne l’incontro fra Pietro e Gesù. Mentre l’originale è conservata e custodita altrove, nella Basilica di San Sebastiano.
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